Inter, allarme Kondogbia: il primo mese del francese è stato un flop
AAA cercasi il vero Kondogbia. Arrivato a Milano tra gli squilli di tromba, e dopo un'operazione di mercato che ha avuto il merito di beffare la concorrenza dei cugini rossoneri, l'ex centrocampista del Monaco non si è ancora integrato alla perfezione ed è molto lontano dal suo standard: quello che, per intenderci, lo aveva portato alla ribalta facendogli guadagnare l'etichetta di "nuovo Pogba". Roberto Mancini ed il suo staff, a pochi giorni dall'esordio in campionato, guardano ora con preoccupazione alla situazione del francese atteso da altri giorni di lavoro e di test pesanti. Il problema del 22enne, come segnala la Gazzetta dello Sport, pare essere proprio la mole di lavoro fisico chiesta dell'entourage del "Mancio" in questi giorni di ritiro estivo. Oltre ad uno scarso ambientamento tecnico, Kondogbia starebbe infatti pagando anche i carichi di un'estate calda e pesante: preparazione che sarebbe la causa dei suoi continui mal di schiena.
Appuntamento al Derby – Pagato la bellezza di 30 milioni di euro, da Geoffrey Kondogbia la società nerazzurra si aspetta molto. Così come si aspetta molto il tecnico jesino che, persa la speranza di arrivare al suo pupillo Yaya Tourè, confida nelle qualità del giocatore esploso nelle giovanili del Lens. Per vederlo in tutto il suo splendore, però, bisognerà attendere ancora qualche giorno…come ha sottolineato anche Dejan Stankovic, vecchio cuore nerazzurro e oggi club manager interista: "Kondogbia? Io ci credo, ma gli servirà tempo e dovrà lavorare ancora". Athletic Bilbao ed il Trofeo Tim sono alle porte. Nonostante i problemi alla schiena, che gli hanno fatto saltare l'ultima rifinitura atletica, "Kondo" sarà in campo e cercherà di zittire i primi mugugni. Dopo la beffa e la rabbia, per il momento, a sorridere sono solo i tifosi del Milan. Uno stato di felicità che, però, potrebbe durare davvero poco. Al di là dell'amichevole di Reggio Emilia, l'appuntamento è fissato per la terza di campionato, quando a San Siro andrà in scena il derby. Solo allora capiremo chi potrà ridere o piangere.