Inter in mezzo al guado. Moratti studia la rivoluzione silenziosa

Non usa mezzi termini il presidente Massimo Moratti, leccandosi le ferite europee e di campionato, in attesa di capire se questa sarà una stagione da archiviare come un anno fallimentare o semplicemente di passaggio. Certo, mancano ancora 10 partite e la classifica non può che beneficiarne e – anche se ridotte ad un lumicino – le speranze sono quelle di restare in sella anche in Europa e giocarsi l'accesso in finale di Coppa Italia.
Compleanni amari – Tuttavia, bisogna fare i conti con la realtà non certo positiva di questi ultimi due mesi che – coincidenza – sono successivi ad un mercato invernale di riparazione che ha lasciato un po' tutti (addetti ai lavori, diretti interessati, semplici tifosi) con l'amaro in bocca. Il presidente lo sa e bene e così si spiega il suo cambiamento d'umore. Se un mese fa se la prendeva con chi faceva del ‘disfattismo' un'arma pericolosissima a destabilizzare l'ambiente, gridando contro chi fosse ‘pessimista' e frenando i prodromi di una contestazione della curva, oggi Moratti è costretto a cambiare registro.
Col Bologna c'è stato una specie di collasso e quindi una grossa delusione. Arrabbiatura. Poi ogni giorno si ragiona per vedere cosa succede. Per conto mio se tutto rimane così ma con risultati diversi mi va bene.
Eccolo il pensiero del patron nerazzurro che recentemente ha festeggiato il proprio diciottesimo di presidenza nerazzurra e il 105° compleanno societario. Senza aver nulla (o poco) da festeggiare davvero. Perchè oramai il vaso sembra essere colmo, ma soprattutto è evidente che la situazione creatasi non può durare ancora per molto, rischiando in prospettiva più di quanto si sia disposti ad affrontare.
Primo snodo: la dirigenza – Moratti ultimamente ha fatto un passo indietro rispetto al passato sugli acquisti da effettuare o sulle cessioni da compiere. Meno interferenze manifeste, più briglia sciolta ai diretti interessati (Branca e Ausilio) che hanno potuto operare in questi ultimi due anni quasi in totale autonomia. Apparente o reale non si può sapere, certo è che Moratti non ha mai voluto commentare il mercato dell'inter, prima dopo e durante. Piena autonomia e, dunque, anche piena responsabilità: "Alla fine deciderà il presidente? Sono dello stesso pensiero…" ha sottolineato Moratti dopo le dichiarazioni di un Branca pre-Bologna che confermava la paternità delle proprie scelte e – al momento – l'intatta fiducia del patron interista. Ad interim, però. Perchè la figura di Marco Branca all'interno dell'organigramma nerazzurro è sempre stata molto discussa e oggetto di tensioni. Chiedere a Gabriele Oriali per saperne di più e delle polemiche che solo un'estate fa volavano ad altezza uomo a distanza tra l'ancora direttore dell'area tecnica e l'ex dirigente nerazzurro ai tempi di Mourinho. Se quest'anno non arriverà nulla di concreto, qualcuno ne dovrà rispondere e – anche per il nome della società – sarà obbligato ad un allontanamento o ad un ridimensionamento per ‘manifesta incapacità'. Nessuno lo dice e nessuno ci vuole pensare, ma sotto la cenere, qualche scintilla potrebbe innescare la reazione a catena.
Secondo snodo: la squadra – Il passaggio dai reduci del Triplete alla ‘nuova generazione' nerazzurra non poteva passare inosservato e senza dolori. Tutti lo sapevano e Massimo Moratti anche in tempi non sospetti aveva avvisato che il ‘progetto' sarebbe passato attraverso un doloroso, costante ma convinto rinnovamento. Che è ancora in corso. Salutati (lasciando perdere i modi, non sempre perfetti) i vari Julio Cesar, Maicon, Sneijder, eroi che hanno portato l'Inter a vincere tutto, si sono chiusi anche altri rapporti più o meno positivi (da Castaignos a Coutinho, per intenderci) puntando dritti per la propria strada. Che porta ad un abbattimento della carta d'identità, un lavoro in prospettiva e la valutazione di stagione in stagione degli ultimi ‘senatori'. Così appaiono oramai giunte ai box, le corse dei vari Stankovic, Milito, Samuel e – forse – Cambiasso e Zanetti, autentiche icone dei successi interisti ma oggi, oggettivamente, in difficoltà nel reggere i ritmi di due gare ogni tre/quattro giorni. Molto si è già fatto (Handanovic, Juan jesus, Ranocchia, Kovacic sono i fiori all'occhiello) molto si sta provando a fare: i sempre convocati in prima squadra Benassi e Mbaye; le opzioni per Icardi, Laxalt, Botta e Paulinho; i rientri dei vari Longo, Duncan, Livaja. Tutti under 25, tutti giocatori di grandi prospettive. Ma fin qui siamo agli intenti e si dovrà vedere quale sarà la reale forza societaria di continuare nell'intento al di là dei risultati.
Terzo snodo: la guida tecnica – Ovvero l'allenatore, cioè – oggi – Andrea Stramaccioni. E' lui ad aver avuto il compito da parte di Moratti in persona di traghettare l'Inter ‘vecchia' verso quella del nuovo corso. "La fiducia è intatta" ha sottolineato il patron: Stramaccioni rappresenta il biglietto da visita del progetto messo in atto. Con i giovani della Primavera ha vinto tutto, era già da tempo seguito dall'Inter ai tempi della Roma (doveva entrare come ‘contropartita' nell'affare Burdisso, ndr), i numeri – malgrado gli ultimi costanti scivoloni – gli danno al momento ragione. E ha ‘scollinato' anche come durata: è il tecnico post-Mourinho più longevo dopo i vari interregni da Benitez a Ranieri. Ma non ha fiducia illimitata: oggi incarna il prototipo morattiano del tecnico giovane, preparato, ambizioso, capace, abituato ai ragazzi. Ma anche lui dovrà bruciare le tappe garantendo con i fatti quel salto qualitativo che potrebbe permettergli un rinnovo anche nella seconda fase del progetto, quando – una volta epurati gli ultimi residui da Triplete – bisognerà lavorare su un bagaglio tecnico giovane e di prospettiva. proprio ciò che lo stesso Stramaccioni aveva dimostrato di saper fare con la Primavera nerazzurra (vincendo campionato e NextGen Series). E' per questo che appare ancora lui – malgrado tutto – il candidato numero uno anche per la ‘fase 2'. Anche perchè l'alternativa numero 1, Walter Mazzarri, vorrebbe dire riaprire il libro dei progetti e il portafoglio…