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Inghilterra, i diritti tv della Premier valgono 4 miliardi di sterline

Assegnati i diritti televisivi dal 2016 al 2019. Buona parte del denaro che verrà incassato dalla Federazione inglese, sarà girato direttamente ai club.
A cura di Alberto Pucci
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Il "gap" tra il calcio europeo e quello inglese, rischia di allargarsi ulteriormente. Se è vero (come in effetti è) che sono le televisioni ad essere la fonte principale di guadagno per i club, allora in Inghilterra hanno di che brindare. E' stato nominato quello che sarà l'"Official Brodcaster" per le prossime tre stagioni e il mondo del calcio inglese fa i conti di quello che sarà l'introito derivante dall'asta per l'acquisizione dei diritti televisivi. Una cifra oltre i 4 miliardi di sterline (quasi 5,5 miliardi di euro) che la  SkySports e a BT Sport, ovvero l'azienda chi si è aggiudicata l'asta,  dovrà versare nelle casse della Premier. Un giro d'affari incredibile e per nulla paragonabile a quelle "italico": basti pensare che il colosso cinese Wanda, per acquisire l'azienda che detiene i diritti tv per il campionato italiano, ha speso circa un miliardo di euro.

Più potere ai club inglesi – L'incredibile cifra  verrà divisa tra le società inglesi. Una ripartizione che aumenterà le disponibilità economiche di molti club, tracciando un solco incolmabile tra il nostro calcio e quello inglese. Ma ad essere penalizzato sarà tutto il movimento calcistico europeo, evidentemente in affanno e lontanissimo dal valore dato alle immagini televisive in Inghilterra. In Italia il prossimo triennio è stato venduto per un miliardo a stagione, mentre in Liga, Ligue 1 e Bundesliga il prezzo si è fermato rispettivamente a 652 milioni di euro, 600 e 546. E così, mentre noi litighiamo su chi deve gestire le riprese all'interno di uno stadio, in Inghilterra continuano a piovere soldi sulla Premier League e sulla Federazione che, per incentivare gli acquirenti e ampliare l'offerta, ha deciso che dalla stagione 2016/17 verrà giocato un anticipo anche al venerdì. Non se la passano bene neanche in Spagna, dove Real Madrid e Barcellona hanno appena deciso di concedere alla Lega calcio spagnola la rinegoziazione dei propri diritti televisivi, evitando di contenere quell'anomalia economica che si era creata in questi ultimi anni. Ad oggi, infatti, i due top club spagnoli incassano undici volte in più rispetto a chi prende meno dai diritti: differenza che dovrà essere rivista e che non potrà essere maggiore di quattro volte.

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