Inghilterra, ancora guai per Gascoigne: multato per una battuta razzista
Paul Gascoigne ci è ricascato, ma questa volta l'alcool non c'entra. Dopo mesi passati a farsi del male e a deturpare quel poco che rimane della sua immagine di grande campione del passato, l'ex giocatore della nazionale inglese e della Lazio è infatti comparso in un aula del tribunale di Dudley: città a poche miglia da Wolverhampton. Accusato di ingiuria aggravata dalla discriminazione razziale, Gazza è entrato in aula lucido e in buone condizioni per l'udienza preliminare del processo. A portare in tribunale l'ex stella del calcio inglese è stata una guardia di sicurezza di un locale di Wolverhampton che, durante lo spettacolo "Una serata con Gazza" tenutosi lo scorso novembre in un teatro della stessa città delle West Midlands inglesi, era stato offeso davanti a tutti dall'ex calciatore. Dichiaratosi sin da subito innocente, Gascoigne ha però ritrattato tutto ed evitato l'inizio del processo vero e proprio.
La pesante multa
Dopo l'episodio dello scorso marzo e le imbarazzanti foto che lo hanno ritratto in stato confusionale, trasandato e con una bottiglia di gin in mano, il 49enne di Dunston è dunque finito di nuovo sui giornali a causa di questo episodio spiacevole e a sfondo razzista. "Era solo una battuta", ha tentato di scusarsi Gascoigne. Una difesa che, però, non ha intenerito e convinto il giudice che lo ha condannato a 1000 sterline di multa per aver "cercato di far ridere oltre 1.000 persone, con una battuta sul colore della pelle della guardia di sicurezza". Un vero e proprio autogol per Gazza che continua, nonostante tutto, ad essere giudicato un'icona del calcio britannico. A testimoniare l'infinito affetto dei tifosi nei suoi confronti, le decine di autografi e di selfie che Gascoigne ha dovuto accettare fuori dall'aula del tribunale di Dudley.
