Gascoigne di nuovo ubriaco: si ferisce e viene ricoverato
Ancora guai per Paul Gascoigne. Dopo un'infinità di problemi dovuti all'alcolismo, che lo hanno portato diverse volte al ricovero, stavolta "Gazza" è finito nuovamente in ospedale a causa di una rovinosa caduta provocata – ancora una volta – per aver alzato troppo il gomito. E le immagini dell'ex-calciatore di Newcastle, Tottenham e Lazio con il volto quasi tumefatto, ferito e sporco di sangue hanno fatto rapidamente il giro del mondo. A darne la notizia sono stati i media inglesi, da sempre attentissimi alle vicende dell'ex bandiera della nazionale inglese: Gascoigne sarebbe dunque franato rovinosamente a terra lo scorso martedì, mentre scendeva da un taxi visibilmente ubriaco e con ancora in mano una bottiglia di gin (a ora di pranzo), battendo il volto sull'asfalto e ferendosi sulla fronte, riportando lividi e graffi anche su naso e labbra. Quando i vicini hanno allertato la polizia, le forze dell'ordine sono subito arrivate sul luogo ma Gascoigne era però già sparito.
Dov'era finito? E' stato "ritrovato" su un altro taxi, dal quale è sceso nuovamente in maniera goffa, con i pantaloni che non si reggevano all'altezza della vita e con "Gazza" visibilmente contrariato per tenerli su. La "sosta" del resto era per motivi tutt'altro che inconsueti per lui: era infatti sceso per fare rifornimento di alcol e sigarette, fin quando il tassista non l'aveva invitato a scendere perché non riusciva neppure a tenersi in piedi.
Alla fine Gascoigne è riuscito a tornare a casa, dove finalmente la polizia è riuscito a raggiungerlo per caricarlo su una volante e portarlo subito in ospedale per le cure del caso. "Sapevo che le cose stavano andando male nelle ultime settimane", ha spiegato Gary Mabbutt, amico di Gascoigne, intervistato dai britannici del The Sun, "stava andando bene, è rimasto sobrio per un periodo molto lungo, forse il più lungo mai passato, ma ora è stato ricoverato per il suo bene. Purtroppo in persone così può capitare una ricaduta". Sperando che stavolta sia davvero l'ultima.
