Inchiesta diritti tv Mondiali, sequestrata villa in Sardegna “Mezzo corruttivo di Al Khelaifi”
Spuntano nuovi retroscena sull'indagine per presunta corruzione nell'assegnazione dei diritti televisivi dei Mondiali del 2026 e 2030 che vede coinvolto Nasser Al-Khelaifi, proprietario del Paris Saint Germain. La Guardia di Finanza infatti ha sequestrato "Villa bianca", ovvero una lussuosa residenza a Porto Cervo, considerata il "mezzo corruttivo" utilizzato dal numero uno del club transalpino nei confronti dell'altro personaggio coinvolto nella vicenda, ovvero Jerome Valcke, ex segretario generale della Fifa.
L'inchiesta per presunta corruzione per i diritti televisivi dei Mondiali 2026 e 2030
Nasser Al-Khelaifi, il ricchissimo proprietario del Paris Saint Germain, è finito nel mirino della polizia e della procura svizzera insieme all'ex segretario generale della Fifa Jerome Valcke. Un'indagine per presunta corruzione, visto che secondo la tesi degli inquirenti, Al Khelaifi avrebbe pagato tangenti per pilotare, con la complicità dell'ex dirigente del massimo organo calcistico internazionale, l'aggiudicazione delle aste per i diritti televisivi dei Mondiali del 2026 e del 2030 in favore dell'emittente qatariota beIN Sports.
Sequestrata villa in Italia, mezzo corruttivo del presidente del Psg
Gli ultimi sviluppi della vicenda, hanno registrato il sequestro a una società immobiliare internazionale da parte della Guardia di Finanza di Sassari di Villa bianca", lussuosa residenza di Porto Cervo, nella disponibilità di Jerome Valcke. Una struttura dal valore di 7 milioni di euro che, nella tesi degli investigatori, rappresenterebbe il "mezzo corruttivo" utilizzato dal presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi nei confronti dello stesso Valcke per acquisire i diritti televisivi relativi ai campionati mondiali Fifa per gli anni 2026/2030.
Perquisizioni domiciliari nelle residenze di Al Khelaifi e Valcke
Il provvedimento rientra nell'ambito delle attività annunciate nel comunicato pubblicato dalle autorità svizzere che ha sottolineato che l'inchiesta è condotta "in collaborazione con le competenti autorità di Francia, Grecia, Italia e Spagna, in luoghi diversi sono state eseguite contestualmente perquisizioni domiciliari". Per ora nessuna misura cautelare preventiva è stata presa nei confronti di Al Khelaifi che Valcke, per un'inchiesta che è iniziata addirittura lo scorso 20 marzo.