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Diritti tv per i Mondiali, Nasser Al Khelaifi indagato per corruzione

Il proprietario del Psg nel mirino delle autorità svizzere: avrebbe pagato tangenti per condizionare in favore dell’emittente qatariota beIN Sports l’aggiudicazione dei diritti tv dei Mondiali 2026 e 2030.
A cura di Maurizio De Santis
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Indagine per presunta corruzione nell'assegnazione dei diritti televisivi dei Mondiali del 2026 e 2030. Nasser Al-Khelaifi, proprietario del Paris Saint Germain, è finito nel mirino della polizia e della procura svizzera: secondo la tesi degli inquirenti il presidente dei francesi avrebbe pagato tangenti per pilotare – con la complicità dell'ex segretario generale della Fifa, Jerome Valcke – l'aggiudicazione delle aste in favore dell'emittente qatariota beIN Sports.

Il 20 marzo 2017 il Ministero pubblico della Confederazione – si legge in una nota diffusa dai media elvetici – ha avviato un procedimento penale nei confronti di Jerome Valcke, ex segretario generale della Fifa, e del direttore della Bein Media Group Llc, Nasser Al-Khelaifi, e di un uomo d'affari nel campo di diritti sportivi, per titolo di corruzione di privati, truffa, amministrazione infedele e falsità in documenti. A Valcke è contestato di avere accettato indebiti vantaggi in relazione all'aggiudicazione dei diritti di trasmissione in alcuni Paesi dei Mondiali per gli anni 2018, 2022, 2026 e 2030. mentre Al Khelaifi è chiamato in causa per i diritti tv dei Mondiali del 2026 e 2030.

Nel comunicato pubblicato dalle autorità svizzere vengono forniti anche altri dettagli sulla vicenda e sugli sviluppi dell'inchiesta condotta "in collaborazione con le competenti autorità di Francia, Grecia, Italia e Spagna, in luoghi diversi sono state eseguite contestualmente perquisizioni domiciliari". Nella stessa nota viene anche chiarito che nessuna misura cautelare preventiva è stata presa nei confronti delle persone indagate.

Il filone d'inchiesta sarebbe partito lo scorso 20 marzo, ma solo a distanza di sei mesi la procura ha scelto di rendere noto il dossier aperto in occasione della testimonianza resa da Valcke davanti agli investigatori. L'ex direttore generale della Fifa ha sempre negato ogni illecito.

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