Il valore aggiunto della Juventus è la panchina: nessuna riserva, tutti titolari
Il valore della panchina e di una rosa competitiva spesso fanno la differenza, soprattutto nei momenti che contano, quelli cruciali in una stagione dove bisogna vincere e convincere per ritrovare autostima e riprendere le motivazioni eventualmente sopite. Come è successo alla Juventus che tra Napoli e l'Olympiakos ha dimostrato di esserci, eccome, sia in campionato che in Champions League. Allegri lo sa e sta gestendo il tutto nel modo più sapiente: con intelligenza e alternando i vari protagonisti per farli sentire uno ad uno partecipi del progetto tecnico bianconero.
Panchina di qualità
La conferma della bontà del gruppo è arrivata anche grazie al successo esterno nell'ultima sfida di Champions League che è valsa il secondo posto nel girone, dietro l'irraggiungibile Barcellona, che è valso la qualificazione al secondo turno di Coppa. Con una formazione rivoluzionata nei singoli, con diversi titolari a riposo e giocatori che giocano meno in prima linea. Senza che nessuno abbia fatto rimpiangere altri.
Difesa vecchio stampo
E' il segreto di una Juventus che non molla mai. I periodi di crisi sono arrivati anche per i bianconeri ma sono stati puntualmente superati alla grande. Soprattutto grazie alla quadratura avvenuta in difesa dove il reparto ha sopperito all'assenza di Bonucci senza alcun contraccolpo. Chiellini e Barzagli (oltre a Buffon) sempre in prima linea insieme a Rugani, Benatia, in attesa di Howedes. Un reparto coeso tanto che per quattro partite consecutive ha permesso a Buffon di rimanere imbattuto.
Szczesny e i suoi fratelli
Allegri ha reso dunque, tutti titolari e li considera tali. Benatia ad esempio, fino all'anno scorso era un rincalzo della BBC, quest'anno si è visto alternato a Rugani. Adesso fa parte integrante della difesa e anche alla sua presenza la squadra ha più equilibrio davanti a Buffon. Senza dimenticare i laterali, da De Sciglio, ultimo arrivato ma che ha scalato posizioni nelle gerarchie, ad Alex Sandro e Lichtsteiner per sottolineare le garanzie in porta di Szczesny essenziale in ottica futura tra i pali.