Il procuratore Giuseppe Pecoraro: “Orsato e Tagliavento? Si accetti il risultato del campo”

Non c'è (né ci sarà) alcun fascicolo aperto dalla Procura federale in merito a quanto successo sabato scorso al ‘Meazza'. Nessuna inchiesta farà da coda avvelenata (più di quanto il clima non sia già) al campionato di Serie A e alla vittoria della ‘vecchia signora', né hanno bisogno di chiarimento le vicende degli arbitri Daniele Orsato (arbitraggio a San Siro) e Paolo Tagliavento (labiale e battute scambiate con il tecnico della Juve, Allegri, in mixed zone). Il procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, ha ufficializzato quanto era emerso nei giorni scorsi, quelli più roventi per le polemiche scaturite da alcuni episodi dell'anticipo tra Inter e bianconeri.
Var, espulsione di Vecino e mancato cartellino rosso a Pjanic i 3 momenti finiti sotto i riflettori della critica e dell'opinione pubblica ma non ci saranno conseguenze. Nemmeno per quel siparietto che ha fatto discutere per l'approccio troppo confidenziale dell'allenatore toscano con il quarto uomo, già divenuto oggetto di discussione per l'interpretazione data alle sue parole ("facciamo il recupero e vinciamo" oppure "quanto recupero facciamo") rivelate in diretta tv dalle telecamere.
L'Aia (associazione italiana arbitri) non reputa disastrosa la conduzione di gara da parte del fischietto veneto, il procuratore federale ha ribadito che non c'è materiale sufficiente per giustificare l'apertura di un fascicolo d'indagine. Quel che c'è è sufficiente a decretare che va accettato il risultato del campo, null'altro. E'questa la versione raccontata da Giuseppe Pecoraro ai microfoni della Rai.
Nessun procedimento da aprire. Se ne è parlato tanto, forse anche inutilmente – ha ammesso il capo della Procura della Federcalcio -. Abbiamo acquisito il filmato, l'ho visto e non c'è nessun nessun procedimento da aprire. Bisogna accettare i risultati del campo, nel bene o nel male.