video suggerito
video suggerito

Il papà di Neymar: “Il trasferimento di mio figlio al Barcellona è stato legale”

Il padre del fenomeno del Barcellona affida ad un comunicato le sue dichiarazioni su quello che ormai è diventato il “caso Neymar”
A cura di Marco Beltrami
13 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Il caso Neymar tiene tutti con il fiato sospeso in quel di Barcellona. Se il presidente blaugrana Bartomeu rischia addirittura l'arresto, con il suo predecessore Rosell accusato di appropriazione indebita di 40 milioni, la società potrebbe incorrere in sanzioni pesantissime. Tutto per le presunte irregolarità nel trasferimento del fenomeno brasiliano dal Santos al Barcellona. A rompere il silenzio sulla vicenda invitando anche la stampa ad una maggiore sobrietà nelle informazioni è stato il papà del giocatore azulgrana, Neymar da Silva Santos che attraverso il sito ufficiale del giocatore ha dichiarato: "Voglio manifestare l'importanza che ha per me il fatto che nessun membro del mio entourage sia stato coinvolto, contrariamente a quanto scritto dai media brasiliani negli ultimi giorni. Il cosiddetto ‘caso Neymar' aperto in Spagna per investigare il mio acquisto da parte del Barcellona non ci ha influenzato giuridicamente in nessun momento" continua il comunicato del giocatore. Sono certo che le persone coinvolte in questa situazione hanno svolto al meglio le proprie funzioni, rispettando in ogni momento le leggi di Brasile e Spagna. E quelle della FIFA. Abbiamo la certezza che alla fine di tutto sarà dimostrato che il processo realizzato perché Neymar potesse giocare nel Barcellona sono stati assoluramente legali ed effettuati sotto la supervisione dei migliori giuristi. Non si è mai tentato di violare alcuna legislazione".

Il caso Neymar. Il Barcellona aveva pagato al Santos 17 milioni per il cartellino del giocatore, così suddivisi: 9 al club , 7 al Gruppo Sonda, ed 1 alla Texta. Altri 8 milioni sono stati poi versati direttamente nelle casse del club brasiliano per il diritto di opzione per lo stesso calciatore, e infine 6.5 milioni per ulteriori accordi su amichevoli e bonus relativi ad un'eventuale conquista del Pallone d'Oro. L'oggetto della discordia sono stati i 40 milioni "netti" che sono andati alla "Neymar&Neymar", società di proprietà di Neymar padre e figlio. Secondo quanto dichiarato da Jordi Casas, proprietario del gruppo Sonda, a loro sarebbe dovuto andare invece il 45% dell'intera operazione, costata in tutto circa 70 milioni, ovvero oltre 32 milioni di euro.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views