32 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Dalla Spagna: il Barcellona rischia l’esclusione dalla Liga per il caso Neymar

Sarebbero queste le richieste pesantissime del procuratore José Perals in occasione del processo per il trasferimento del fenomeno brasiliano dal Santos al Barça.
A cura di Marco Beltrami
32 CONDIVISIONI
Immagine

Difficile non definirla un'ipotesi shock. Il Barcellona rischia di rimanere fuori dalla Liga, il massimo campionato di calcio spagnolo, per una o due stagioni. E' quanto trapela dalle pagine del Mundo Deportivo che riporta le richieste del procuratore Josè Perals in occasione del processo per quello che ormai è conosciuto da tutti come il caso Neymar. Un procedimento che vede tra gli imputati l'attuale presidente del Barcellona, il suo predecessore e lo stesso club azulgrana. In particolare il patron Bartomeu e l'ex numero 1 Rosell, sospettato addirittura di appropriazione indebita di 40 milioni di euro, rischiano addirittura la prigione e multe salatissime essendo anche accusati di non aver pagato le tasse relative all'acquisto del fenomeno brasiliano. Una vera e propria ipotesi di frode fiscale per 12 milioni di euro ottenuta anche grazie all'utilizzo di contratti stipulati con società di comodo. Curioso il fatto che se il Barcellona dovesse essere escluso dalla Liga, potrebbe invece scendere in campo regolarmente nella prossima Champions

Il caso Neymar. Il Barcellona secondo la ricostruzione dei fatti aveva pagato al Santos 17 milioni per il cartellino del giocatore, dividendo gli stessi in questa maniera: 9 al club vero e proprio, 7 al Gruppo Sonda, ed 1 alla Texta. Altri 8 milioni sono stati versati direttamente nelle casse del club brasiliano alla luce del diritto di opzione per lo stesso calciatore, e infine 6.5 milioni per accordi su amichevoli e bonus relativi ad un'eventuale conquista del Pallone d'Oro. Il vero pomo della discordia però è rappresentato dai 40 milioni "netti" che sono andati alla "Neymar&Neymar", società di proprietà di Neymar padre e figlio. Secondo Jordi Casas, proprietario del gruppo Sonda, a loro sarebbe dovuto andare invece il 45% dell'intera operazione, costata in tutto circa 70 milioni, ovvero oltre 32 milioni di euro. Una questione che ha dato il via alle indagini che rischiano seriamente di inguaiare il club catalano

32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views