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Il motto del Barcellona: 5 parole per una mentalità vincente

Nello spogliatoio e in altri ambienti del centro sportivo catalano campeggia uno slogan voluto dalla società: massimo impegno, lavoro di squadra, umiltà, rispetto, ambizione. Cinque parole per non dimenticare il ‘triplete’ che ha riportato i blaugrana sul tetto d’Europa nella scorsa stagione.
A cura di Maurizio De Santis
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Esforç. Treball en equip. Humilitat. Respecte. Ambicio'. Cinque parole, un unico concetto che campeggia nello spogliatoio del Barcellona. Massimo impegno e mai mollare. Lavoro di squadra. Umiltà. Rispetto. Ambizione. Slogan che la società ha voluto comparisse anche in diverse aree del centro sportivo blaugrana (come rilanciato da Mundo Deportivo) quasi fosse un monito per tutti i calciatori, sorpresi da quella scritta, oltre per tutti coloro che lavorano nell'ambiente catalano. Messaggio subliminale e stimolo affinché la mentalità vincente di un grande club, quella che nella scorsa stagione ha portato in dote un ‘triplete' fantastico e messo nel cono d'ombra il Real Madrid, non mostri falle. Messaggio che arriva nella settimana chiusa dalle partite delle nazionali, impegnate nelle qualificazioni dell'Europeo di Francia 2016, e fa da prologo alla ripresa di Liga e Champions League.

Messaggio che arriva a margine della (preoccupante) flessione palesata in campionato (due sconfitte nelle ultime tre partite) e a ridosso della trasferta in terra bielorussa contro il Bate Borisov. Lì, una Roma sciagurata, ha preso tre sberle sul muso e pagato dazio al maggiore dinamismo dei padroni di casa. Lì, la squadra di Luis Enrique andrà in campo martedì sera alle 20.45 senza Lionel Messi e Iniesta. Prima, però, c'è la Liga: nei novanta minuti in calendario contro il Rayo Vallecano tra assenze e turnover (necessario in previsione della Coppa) il tecnico spagnolo schiererà una formazione modificata. In attacco Suarez e Neymar sono intoccabili, ad affiancarli nel tridente darà il giovane e promettente Munir. Non dovrebbe far parte dell'undici iniziale Piqué, in difesa spazio a Bartra e  Mathieu.

Dura senza la fantasia e la classe della Pulce ma non può essere un'attenuante. Così che tutto il peso dell'attacco ricadrà sulle spalle anzitutto di Luis Suarez, il ‘pistolero' che da Liverpool alla Spagna non ha perso il vizio di far gol. "Leo è un giocatore insostituibile – ha ammesso in un'intervista al sito della Liga -. Abbiamo dei rivali molto forti come Real e Atletico Madrid, oppure altri insidiosi come Valencia e Siviglia. Dobbiamo credere in noi stessi e restare ambiziosi. Questo è un campionato più competitivo rispetto ad altri". Credere in noi stessi e restare ambiziosi: un unico concetto espresso dalle cinque parole che il bomber sudamericano ha mostrato d'aver già recepito.

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