Il Fenomeno Ronaldo fa me culpa: “Un errore dire a Moratti o me o Cuper”
Ronaldo Luís Nazário de Lima torna a parlare del suo passato. Il Fenomeno intervistato per la rubrica "I Signori del calcio" di Sky ha ripercorso le tappe della sua esperienza italiana. Tanto forte quanto sfortunato, il bomber brasiliano ha dovuto fare i conti con i problemi al ginocchio che gli hanno impedito di rendersi protagonista di una carriera ancor più importante. Devastante l'impatto nel calcio italiano, in quell'Inter rimasta nel suo cuore: a distanza di 17 anni dal suo addio ai nerazzurri, Ronaldo ha spiegato i motivi della sua partenza facendo mea culpa.
Perché Ronaldo ha lasciato l'Inter, il mea culpa del Fenomeno
Perché Ronaldo lasciò l'Inter nel lontano 2002? L'ex attaccante mise il presidente Moratti davanti ad un bivio: o la sua permanenza, o quella del tecnico Cuper. Un errore per Ronnie che ha voluto fare mea culpa: "L'Inter è nel mio cuore e lo sarà per sempre. Non rifarei alcune cose, ad esempio non rimetterei il presidente Moratti spalle al muro per decidere il mio futuro. Perché nel momento in cui gli ho chiesto di mandare via Cuper altrimenti me ne sarei andato via io, Moratti ha deciso di tenerlo. Cercherei di far prevalere la mia idea in un'altra maniera".
L'amore di Ronaldo per l'Inter e i tanti infortuni al ginocchio
A prescindere dalle modalità della conclusione, l'esperienza di Ronaldo all'Inter ha lasciato il segno nel giocatore che l'ha rivissuta con queste parole: "Sono stati 5 anni bellissimi della mia vita. 5 anni in una città che ho imparato ad amare, con la gente che mi ha voluto sempre molto bene. Ho un amore per Milano e per l'Inter che credo rimarrà per sempre. L'amore che ho sentito e ricevuto in Italia non l'ho sentito da nessun'altra parte. Senza dubbio. Ora da presidente devo dire che Moratti è una forte ispirazione per me". Purtroppo i costanti problemi al ginocchio hanno costellato la carriera del Fenomeno, che comunque ha saputo tenere botta: "Il ginocchio mi ha fatto veramente una guerra molto lunga e difficile, pero' alla fine direi che ho vinto io, l'ho battuto! Anche se e' stato un problema sia il ginocchio destro sia il ginocchio sinistro, alla fine l'amore per il calcio mi ha fatto vincere questa battaglia".
La nuova vita del Fenomeno, da presidente del Valladolid
Pur avendo appeso le scarpette al chiodo, Ronaldo non ha mai interrotto il suo feeling con il pallone. L'ex centravanti ora è il presidente del Valladolid, club che milita nella Liga Spagnola. Per lui la possibilità anche di tornare in Italia: "Ci sono state proposte delle situazioni in Italia, ma anche in Inghilterra e Portogallo. C'erano delle opportunità molto interessanti. Però ho scelto Valladolid perché abito a Madrid. Anche in Italia c'erano delle situazioni aperte. Erano alcune ma non posso dirti quali. Si trattava di discorsi confidenziali e con accordi di riservatezza".
Ronaldo, e la smentita sulle indiscrezioni per un interesse per il Milan
Si è parlato anche di un suo interesse per il Milan, del dopo Yonghong Li, ovvero l'altra squadra italiana in cui Ronaldo ha militato nel 2007-2008. Un'indiscrezione smentita dallo stesso ex calciatore: "No, non mi hanno parlato del Milan. È molto al di sopra del mio budget. Devo dire inoltre che tutto ciò che ho fatto, l'ho fatto da solo. In molti dicono che sia qualcuno dietro, ad investire su di me, oppure un gruppo cinese. Niente di tutto ciò, io da solo, con le mie finanze. Ho fatto questo investimento da solo. Il sogno da presidente? In questo 2019 direi rimanere in Prima divisione. Questo è il mio sogno, perché è iniziata come una stagione difficile con l'unico obiettivo di salvarsi e rimanere in Liga. Poi vedremo, perché avremo altre situazioni. La situazione economica soprattutto sarà diversa e potremo fare altri investimenti. Quest'anno l'obiettivo principale è rimanere in Liga".