Il fallimento di Leonardo ed Ancelotti e i prossimi acquisti del PSG

"Adieu" sogni di gloria – A volte i soldi, non fanno la felicità. Specialmente nel calcio dove, per fortuna, contano anche altri fattori. Da oggi, ne sa qualcosa anche Leonardo che dopo l'apprendistato a Milano, prima come dirigente e poi come allenatore, ha conosciuto le prime delusioni in terra francese con il Paris Saint-Germain. Da Doha, nel Qatar, sede della proprietà del PSG, starebbero arrivando le prime lamentele del principe Tamim Bin Hamad Al Thani che, contrariamente al suo dirimpettaio Mansour, proprietario del Manchester City campione d'Inghilterra, ha visto chiudersi la stagione del suo club con un fallimento inaspettato. Un "tonfo" rumoroso, quello dei parigini: un "flop" che ha coinvolto sia Leonardo (che, pare, sarebbe contento di tornare in Italia) che Ancelotti, chiamato dallo stesso direttore sportivo per "resuscitare" una squadra che, con il vecchio allenatore, vinceva ma non dava spettacolo. Il risultato finale della Ligue 1, nonostante l'arrivo del tecnico di Reggiolo, è però risultato indigesto: al momento dell'esonero di Kombouaré (amato dai suoi giocatori), il PSG era in testa al campionato, con Ancelotti la squadra ha chiuso seconda, dopo aver buttato al vento le chance per vincere il titolo. Un fallimento, dimostrato dai numeri che, come al solito, non mentono mai: 33 i punti raccolti dal PSG sotto la guida di Ancelotti in 17 partite, contro i 46 ottenuti da Kombouarè in 21 gare.

I prossimi colpi – Non sono bastati i grandi colpi della dirigenza transalpina. L'acquisto di Thiago Motta, e quelli di Pastore, Sirigu, Menez e soci, non hanno fatto la differenza come si pensava. Così come non è bastato il "Dio denaro" e la bellezza della "Ville Lumiere" per convincere, almeno per il momento, i vari Tevez, Pato e Kakà a trasferirsi in riva alla Senna. La delusione, ovviamente, è tanta e la qualificazione in Champions League non ha riportato il sereno tra i tifosi del PSG. "E' normale che in questo momento ci sia tanta delusione – ha spiegato Ancelotti alla stampa francese – ma abbiamo fatto un ottimo lavoro. Sono orgoglioso dei miei giocatori e della professionalità dimostrata." Una spiegazione che ha lasciato indifferenti i media francesi che non hanno mai lanciato urli di gioia all'arrivo del buon "Carletto", sponsorizzato a quanto pare, solo dall'amico Leonardo che vorrebbe, inoltre, portare a Parigi anche Paolo Maldini. L'ex allenatore del Milan, ha comunque voluto rassicurare i tifosi: il PSG rimane una piazza importante e, fuori, abbiamo la fila di giocatori che vogliono venire da noi. Lavezzi a Parigi, rimane uno dei titoli più utilizzati in queste prime settimane di trattative, senza dimenticare Kakà, vecchio pallino di Ancelotti, Higuain, Dani Alves e le new entry "tutte italiane": Giampaolo Pazzini e Sebastian Giovinco, per il quale il "buon" Ghirardi, presidente del Parma, chiede ben 25 milioni di euro.

Futuro da definire – Rinforzi in ogni zona del campo: questa la "mission" di Leonardo e Ancelotti, per preparare al meglio la prossima stagione ed il ritorno nell'Europa che conta: quella Champions League che, per anni, è stato il giardino preferito della premiata ditta "L&A".