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Il Chelsea è stufo del professor Sarri. Rudiger: “Sembra di stare a scuola”

L’ex difensore della Roma ha commentato il momento della squadra e posto l’accento sulle lezioni di tattica di Maurizio Sarri: “Il nostro non è un problema fisico. La colpa è delle cose tattiche che piace fare al manager. È tutto nuovo per la maggior parte dei giocatori, ma dobbiamo adattarci”.
A cura di Alberto Pucci
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Il cielo sopra Londra, specialmente dalle parti dello Stamford Bridge, continua ad essere di un colore inquietante. Arrivato al Chelsea tra gli squilli di tromba, Maurizio Sarri sta infatti vivendo un periodo molto delicato a causa degli ultimi risultati della sua squadra. Recentemente asfaltato dal City, squadra che troverà anche tra pochi giorni per la finale di Carabao Cup, il tecnico pare aver perso non solo la fiducia dei tifosi ma anche quella dei suoi stessi giocatori.

A conferma di un rapporto non propriamente idilliaco, sono arrivate le parole di Antonio Rudiger. Il difensore tedesco ex Roma, in un'intervista concessa al "Daily Mail", ha infatti posto l'accento sulle troppe nozioni tattiche che Sarri propina ai giocatori: "Il nostro non è un problema fisico. La colpa è delle cose tattiche che piace fare al manager – ha spiegato Rudiger – È tutto nuovo per la maggior parte dei giocatori, ma dobbiamo adattarci".

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La settimana rovente dei Blues

"È come quando ti siedi a scuola per tutto il tempo ad ascoltare qualcuno – ha aggiunto il venticinquenne di Berlino – Certo, a volte, sei stanco mentalmente, ma alla fine della giornata devi fare il tuo lavoro. Al momento la squadra è poco sicura in generale, non è una questione tattica secondo me. Ci manca la fiducia, stiamo giocando al di sotto delle nostre possibilità".

Atteso da impegni particolarmente difficili (dopo Guardiola ci sarà il Tottenham di Pochettino), il Chelsea è ad un bivio importante della sua stagione: "La partita col City ci dirà la verità e quale sarà la strada nella nostra stagione. Nei prossimi giorni scopriremo se siamo in grado di tenere il passo del City, ma anche del Liverpool e del Tottenham. Manca fiducia nel gioco di Sarri? Non sono l’allenatore, sono un giocatore di calcio. Questo è qualcosa che il manager deve decidere e che noi dobbiamo seguire".

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