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Chelsea, Sarri: “Non sono sicuro di restare ma devo pensare solo a lavorare”

Per i media inglesi è solo questione di tempo e di opportunità economica ma il destino del tecnico italiano è segnato. I risultati, il modulo e alcune scelte di mercato (Jorginho, Higuain) sono alcuni dei capi d’imputazione rivolti all’ex azzurro. Malmö in Europa League poi il Manchester City in finale di Coppa di Lega potrebbero essere le ultime apparizioni del tecnico alla guida dei Blues.
A cura di Maurizio De Santis
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Malmö in Europa League poi il Manchester City in finale di Coppa di Lega. Maurizio Sarri che dopo queste due partite potrebbe non essere più alla guida del Chelsea. Anzi, i tabloid sono certi e non usano condizionale… per i media inglesi è solo questione di tempo e di opportunità economica ma il destino del tecnico italiano è segnato. I risultati, il modulo e alcune scelte di mercato (Jorginho, Higuain) sono alcuni dei capi d'imputazione rivolti all'ex azzurro: a dargli un'ulteriore spallata quel pesante 6-0 incassato contro Pep Guardiola e poi il ko contro lo United in FA Cup. Come una sentenza già emessa… difficile che il boia abbia le fattezze della formazione svedese (battuta 2-1 nei sedicesimi di andata) possibile invece che la gara di domenica prossima determinerà una volta e per tutte il futuro dell'allenatore. Come si esce da questa situazione? Sarri abbozza una risposta in conferenza.

Devo pensare che sarò il manager del Chelsea ancora per molto tempo, altrimenti non riesco a lavorare – ha ammesso alla vigilia della gara di Coppa -. Non sono sicuro di ciò, ma devo continuare a ragionare a lungo termine. Ora immaginare che possiamo vincere tre o quattro partite di fila è complicato, ma nel calcio le cose possono cambiare rapidamente.

Le voci si rincorrono già da qualche settimana: in caso di licenziamento di Sarri, i giornali ipotizzano l'interim di Gianfranco Zola (attuale secondo) fino al termine della stagione fino all'arrivo di uno tra Zidane (favorito, avrebbe chiesto la conferma di Hazard e 200 milioni di budget) o Lampard, una scelta quest'ultima dettata soprattutto all'insegna dell'orgoglio Blues (ma tutta da valutare). A togliere ulteriore serenità c'è anche l'umore della tifoseria scontenta non solo per i risultati ma per l'identità tattica della squadra. Insomma, Sarri è con le spalle al muro e per uscire dall'angolo deve solo vincere, vincere, vincere…

Stiamo cercando di risolvere i nostri problemi, ma non è facile – ha aggiunto il tecnico del Chelsea -. Ci concentriamo sui dettagli per evitare gli errori commessi negli ultimi tempi. Il problema è che giochiamo ogni tre giorni e così non riusciamo a lavorare in settimana quanto vorremmo. Contro lo United ci sono stati miglioramenti, a prescindere dal risultato… abbiamo creato molto, non riuscendo a concretizzare.Loro hanno giocato 16 palle nella nostra area e hanno segnato due gol.

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