Il Brasile si lamenta degli arbitri, Hulk: “Ci fischiano contro”

Il Brasile ha battuto il Cile ai calci di rigore, conquistando una qualificazione sofferta ai quarti di finale (la Seleçao incrocerà la Colombia). Segna David Luiz, pareggia Sanchez. La traversa di Pinilla a tempo scaduto è stata da infarto, il gol annullato a Hulk ha fatto gridare allo scandalo. E meno male che Julio Cesar ha conservato energie e scatti di quand'era un ‘ragazzino'. Seleçao avanti ma adesso porta con sé il sospetto che gli arbitri – dopo la direzione di gara incredibile del giapponese Nishimura all'esordio contro la Croazia – siano condizionati psicologicamente quando si trovano di fronte i verde-oro. Ovvero, nel timore di sembrare troppo ‘morbidi' nei confronti dei padroni di casa ora si mostrano molto fiscali e per nulla indulgenti. Ne è convinto l'attaccante dello Zenit San Pietroburgo, ancora scottato da quelle rete vanificata dal (presunto, secondo lui) tocco di braccio che gli ha consentito di controllare la palla e poi battere a rete. "Abbiamo vinto nonostante il direttore di gara – ha ammesso Hulk, che se la prende con Webb -. Mi ha annullato un gol assolutamente regolare, non c'è stato alcun tocco di braccio oppure di mano. Ero riuscito a gestire il pallone con il petto, a portarlo avanti col fisico… era un'azione regolarissima e il mio gol era buono".

Gol regolare e mancato rigore concesso. La gioia per il raddoppio e l'entusiasmo della folla lo avevano travolto. A strozzargli l'urlo in gola sono stati la bandierina alzata dell'assistente e il segno, inequivocabile, dell'arbitro che non indicava il centrocampo… "Ho pensato che la mia rete fosse stata annullata perché segnata in fuorigioco… quando ho capito che tutto era successo perché avevo toccato la palla col braccio sono rimasto stupito, perché non è così che è andata l'azione". Altra contestazione nei confronti del direttore di gara: "C'era un rigore netto su di me (13′ pt, su assist di Neymar ndr), ma l'arbitro non l'ha visto…".