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Icardi segna, l’Inter vola. Maurito è tornato letale e determinante

Con la doppietta di Udine, l’attaccante argentino si è ripreso la maglia da titolare e la fiducia della tifoseria interista che, troppo frettolosamente, lo aveva messo sul banco degli imputati. Con un Icardi così, l’Inter può davvero sognare lo scudetto.
A cura di Alberto Pucci
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Non c'era modo migliore per mettere a tacere le critiche e neanche per festeggiare il compleanno della "sua" Wanda. Dopo settimane difficili, nelle quali ha conosciuto anche la delusione della panchina, Mauro Icardi è tornato protagonista in maniera eclatante, con una prestazione da sette e mezzo in pagella e impreziosita dalla doppietta rifilata al portiere dell'Udinese. Due gol che hanno riconsegnato ai tifosi nerazzurri il capocannoniere della scorsa stagione. Due prodezze (specialmente la seconda) che hanno smontato pezzo per pezzo la teoria dell'Inter che "gioca bene solo quando non c'è Icardi". Complice il coraggio di Roberto Mancini e la serata da dimenticare della difesa dell'Udinese, l'argentino ha avuto vita facile grazie anche al supporto dei tre "creativi" alle sue spalle: devastanti sulla trequarti avversaria e lucidi nel servire l'ex giocatore della Sampdoria.

Il veggente Mancini – Ha vinto l'Inter ma, soprattutto, hanno vinto Icardi e Mancini. L'attaccante ha fatto il suo dovere fino in fondo, il tecnico lo ha aiutato dentro e fuori dal campo. L'allenatore di Jesi è stato, infatti, fondamentale anche nei giorni più tristi di "Maurito": quelli dell'astinenza e della panchina. "Sono sicuro che alla fine farà 20 gol e che sarà fra quelli che avrà giocato di più. Icardi sarà il nostro capocannoniere" aveva dichiarato alcuni giorni fa Roberto Mancini. Parole che hanno toccato nell'orgoglio l'argentino che non segnava dallo scorso ottobre e che, con questa doppietta, è salito a quota sei in classifica cannonieri. Con un Mauro Icardi così reattivo e letale, per il club milanese sognare lo scudetto non è un reato e basterà vincere anche contro la Lazio per chiudere il 2015 nel migliore dei modi. L'argentino è pronto per gioire anche contro i biancocelesti perché, come ha dichiarato a Mediaset durante la partita di Udine, "far gol significa fare quello che devo fare". E i tifosi nerazzurri si augurano che Maurito continui così fino a maggio.

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