Icardi incontenibile, Perisic si sveglia dal letargo. Samp non pervenuta
Straripante vittoria dell'Inter sul campo della Sampdoria di Marco Giampaolo. Al Ferraris i nerazzurri dilagano già nel primo tempo: il ritrovato Ivan Perisic di testa sblocca dopo 26 minuti di gioco, poi sale in cattedra Mauro Icardi che in 21′ a cavallo tra i due tempi realizza un poker raggiungendo quota 103 in Serie A. Finisce così con un pesante 0-5 che vale il sorpasso alla Lazio al quarto posto della classifica a parità di partite giocate. Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida di Marassi tra la Sampdoria di Marco Giampaolo e l’Inter di Luciano Spalletti.
Top, chi può sorridere e perché
Icardi, poker da 103 e lode
Per uno come lui abituato a segnare con continuità stare a digiuno per oltre due mesi non deve essere stato semplice, soprattutto se sei alla soglia di un importante traguardo essendo a quota 99 gol in A. E così il mai banale Mauro Icardi sceglie la sua ex squadra e il campo sul quale tutto ha avuto inizio per timbrare i gol numero 100, 101, 102 e 103 in Serie A. Quattro marcature non banali: prima spiazza dal dischetto Viviano (che aveva parato gli ultimi 4 rigori a sfavore), poi, un minuto dopo, di tacco beffa l'estremo difensore blucerchiato regalando il 3-0 all'Inter dopo soli 31 minuti di gioco, chiude il suo primo tempo con un gol da rapinatore d'area ribadendo in rete una respinta corta del portiere doriano, e apre la ripresa con una conclusione sporca che vale il poker personale, il 5-0 e la 100esima rete in nerazzurro. C'è altro da aggiungere?
Il ritorno di Ivan ‘il terribile'
Dopo tre mesi di ‘vacanza' a Marassi si rivede finalmente il miglior Ivan Perisic. Il croato già dalle prime battute del match sembra ispirato: dai suoi piedi e dalle sue sponde aeree nascono le azioni più pericolose create dai nerazzurri. Dopo oltre 100 giorni di digiuno (dal 3 dicembre scorso) riesce anche a trovare la rete con un perentorio stacco di testa con cui sorprende il fin lì perfetto Viviano. Non è un caso che per vedere la miglior Inter del 2018 (e forse dell'intera stagione) si sia dovuto attendere il ritorno del miglior Perisic. Spalletti può gioire.
Joao Cancelo: l'uomo in più di Spalletti
Se c'è un uomo che sembra aver fatto davvero saltare il banco negli schemi di Marco Giampaolo è stato però Joao Cancelo. Sono le avanzate e la grande qualità del terzino portoghese ad indirizzare infatti il match su canali più congeniali all'Inter. I suoi cross mettono in continua apprensione la retroguardia blucerchiata come in occasione della rete di Perisic che ha sbloccato il risultato. Prova addirittura a trovare gloria personale direttamente da calcio d'angolo ma il suo tiro a giro dalla bandierina si stampa sull'incrocio dei pali a Viviano battuto. In più sembra migliorare di giornata in giornata anche in fase difensiva.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Disastro Gaston Ramirez
Pochissimi palloni toccati, tantissimi gli errori. Si può riassumere così la domenica nera di Gaston Ramirez, l'uomo che nelle intenzioni di Marco Giampaolo doveva dare maggiore qualità alla manovra offensiva della sua Sampdoria si trasforma invece in un boomerang dato che le reti con cui l'Inter tramortisce i blucerchiati nascono quasi tutte dai suoi gravissimi errori. I nerazzurri ringraziano.
Bereszyński tramortito
Dura solo 33 minuti la partita di Bartosz Bereszyński, giusto il tempo di farsi asfaltare da un incontenibile Ivan Perisic ed assistere allo show nerazzurro. Il terzino polacco va in difficoltà fin da subito quasi sorpreso dalla vigoria ritrovata dell'esterno offensivo croato e dalle sovrapposizioni di Danilo D'Ambrosio. Sul 3-0 Giampaolo lo sostituisce preferendo addirittura spostare Barreto, un centrocampista, sulla corsia destra piuttosto che tenerlo in campo.
Barreto da dimenticare
Praticamente sovrastato sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico dal centrocampo nerazzurro, l'esperto Edgar Barreto non riesce mai a dare il proprio contributo alla causa doriana. Il paraguayano viene fatto continuamente girare a vuoto dal palleggio nerazzurro, e concede anche il rigore che permette a Mauro Icardi di raggiungere i 100 gol in A entrando in modo troppo irruente in area di rigore su Rafinha. Poi Giampaolo lo sposta nel ruolo di terzino destro ma la sua gara non migliora, anzi: serve l'assist del 5-0 al capitano nerazzurro.