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Icardi da record, Brozovic e Rafinha con qualità. Serataccia per l’ex Andreolli

L’Inter ritrova gol e vittoria battendo agevolmente il Cagliari a San Siro per 4-0. In rete per i nerazzurri Cancelo, Icardi (25° gol stagionale, nuovo record personale), Brozovic e Perisic. Male il Cagliari che paga le tante assenze e qualche scelta da rivedere del tecnico Diego Lopez.
A cura di Michele Mazzeo
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Nell'anticipo della 33a giornata contro il Cagliari l'Inter ritrova gol e vittoria e si rilancia per la corsa Champions in attesa di Roma e Lazio. I nerazzurri a San Siro strapazzano la compagine sarda con un 4-0 firmato da Cancelo, Icardi, Brozovic e Perisic, in una gara dominata dai padroni di casa dal primo all'ultimo minuto. Un passivo che sarebbe potuto anche essere maggiore senza i tanti errori sotto porta degli avanti in maglia Inter (soprattutto con il giovane Karamoh autore di una buona gara su cui pesano però almeno due clamorose occasioni da rete sprecate in malo modo).

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Dopo tre gare senza vittorie e senza reti all'attivo dunque i meneghini approfittano anche delle tante defezioni tra le fila dei rossoblu per conquistare agevolmente tre punti che gli permettono momentaneamente di scavalcare Roma e Lazio, impegnate domani, e prendersi il terzo posto in classifica.  Detto ciò, andiamo a vedere dunque nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori calciatori della sfida del Meazza tra l'Inter di Luciano Spalletti e il Cagliari di Diego Lopez.

Top, chi può sorridere

Icardi: il ‘solito' gol, ma non solo

Segna il suo 25° gol stagionale confermandosi rapace d'area di rigore stabilendo il suo nuovo record personale e chiudendo una partita che se pur dominata dagli uomini di Spalletti vedeva i nerazzurri in difficoltà nel raddoppiare e congelare la gara. Ma non solo. Contrariamente a quanto accade abitualmente, Mauro Icardi contro il Cagliari partecipa anche alla costruzione della manovra offensiva arretrando la propria posizione o allargandosi sulle corsie esterne per favorire l'inserimento dei compagni, se a ciò aggiungiamo qualche corsa di sacrificio e qualche pallone recuperato la prestazione del capitano interista non può che considerarsi estremamente positiva.

Cancelo sblocca l'Inter

Il problema dell'ultima Inter di Luciano Spalletti era certamente la difficoltà nel trovare il gol (nessuna rete segnata nelle ultime tre gare di campionato), ma ci pensa Joao Cancelo  ad invertire la tendenza dopo solo tre minuti di gioco. Il tiro-cross su punizione del portoghese sorprende infatti l'estremo difensore sardo Cragno tratto in inganno dal movimento di Icardi e Gagliardini nei pressi dell'area piccola. Una marcatura importante, la prima per l'ex Valencia con la maglia dell'Inter, sopratutto in questo momento in cui gli uomini di Spalletti faticano parecchio a trovare la rete. Per il resto non un'ottima prestazione del terzino lusitano che non spinge con la solita continuità e qualità, con la compagine meneghina che preferisce sviluppare gioco sulla corsia opposta, ma per l'importanza del gol realizzato lo fa finire dritto dritto tra i top di questo match.

La qualità di Rafinha fa contento Spalletti

Ottima prova anche per il brasiliano Rafinha vero e proprio regista avanzato della formazione nerazzurra. Tutte le azioni offensive più pericolose dell'Inter infatti passano per i piedi del brasiliano cresciuto nel Barça che smista bene per i compagni e per poco non trova anche la via della rete, negatagli da un grande intervento del giovane Cragno. Decisivo anche nel secondo gol nerazzurro realizzato da Mauro Icardi. Deve migliorare in quanto a continuità ma con lui in campo la compagine di Spalletti sembra avere maggiore qualità, proprio quella tanto ricercata dal tecnico di Certaldo.

I numeri di Rafinha nel match di San Siro (fonte SofaScore)
I numeri di Rafinha nel match di San Siro (fonte SofaScore)

Brozovic: filtro, regia e gol

Dopo che Spalletti gli ha cucito addosso questo nuovo ruolo, quello di regista nella linea mediana a due, è completamente un altro Marcelo Brozovic. Il croato detta i tempi della manovra nerazzurra offrendo anche un ottimo filtro alla difesa nerazzurra contrastando bene i dirimpettai in maglia rossoblu. Quando esce Gagliardini (distrazione al bicipite femorale della coscia destra), con cui ormai ha trovato un'ottima intesa, va un po' in difficoltà sbagliando qualche appoggio non complicatissimo per uno con la sua qualità, ma si riprende immediatamente alzando nuovamente il proprio standard e coronando la buona prestazione con un bel gol a giro che vale il 3-0 in favore dell'Inter.

Flop, cosa dimenticare e in fretta

Serataccia per l'ex Andreolli

Sarà per l'emozione di giocare contro la squadra nella quale è cresciuto, sarà per il fatto che Giannetti, attaccante adattato ad esterno di centrocampo, non riesce ad offrire il supporto necessario per contenere Perisic e soci, ma quella di Marco Andreolli non può che essere archiviata alla voce "seratacce". L'Inter infatti dal suo lato banchetta e lui non riesce in alcun modo ad opporre resistenza quando viene puntato dagli avanti nerazzurri. Prima procura il fallo da cui nasce la rete dell'1-0, e poi passa i restanti 90 minuti a rincorrere senza riuscirci gli attaccanti interisti che sembrano arrivare da tutte le parti. Non gli va meglio quando il Cagliari si schiera con una difesa a 4 e lui da centrale deve vedersela con un Mauro Icardi in grande forma. Conclude la sua serata negativa con un fallo di mano in area che l'arbitro Pasqua dopo averlo rivisto al video giudica involontario graziandolo.

La gara di Marco Andreolli contro l'Inter (fonte SofaScore)
La gara di Marco Andreolli contro l'Inter (fonte SofaScore)

Giannetti ‘fuori ruolo': l'Inter ci specula

Con tutte le attenuanti del caso non può che finire tra i flop di questa gara anche Niccolò Giannetti. Lui, di professione centravanti, viene schierato prima come esterno destro a tutta fascia e poi come ala nel 4-4-2 con cui Lopez ha ridisegnato la sua squadra, ma il risultato non cambia. Non ha né il passo né l'esplosività per contrastare le folate di Perisic e Rafinha (che spesso si sposta dalla sua parte) e la grande sofferenza per tutta la gara ne é conseguenza inevitabile.

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