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Ibrahimovic: “Vengo dal pianeta Zlatan. Vi racconto di quando Capello mi urlava ‘Ibra’…”

Zlatan Ibrahimovic si è raccontato ai microfoni della BBC tornando sui momenti decisivi della sua lunga carriera: dal “pianeta Zlatan” ad un centravanti sentitosi come una versione “Benjamin Button” in Premier, fino ai ricordi della sua esperienza alla Juventus con le lezioni di Fabio Capello per trasformarlo in un bomber di razza.
A cura di Marco Beltrami
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Zlatan Ibrahimovic continua ad essere accostato con decisione al calciomercato del Milan. In attesa di capire se l'esperto bomber svedese nella finestra di gennaio si legherà o meno ai rossoneri, ecco la sua ultima intervista destinata come sempre a far discutere. Tanti i retroscena nelle parole di Ibra ai microfoni della BBC, dal "pianeta Zlatan" ad un Ibrahimovic versione "Benjamin Button" in Premier, fino ai ricordi della sua esperienza alla Juventus con le lezioni di Fabio Capello.

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Ibrahimovic e il retroscena con Fabio Capello alla Juventus

All'emittente inglese Zlatan Ibrahimovic, è partito dal suo avvio di esperienza in Italia. L'ex Ajax è cresciuto e non poco alla Juventus anche grazie a Fabio Capello. Ecco il retroscena sulle lezioni del tecnico: "Quando ero giovane non era così importante segnare. Io emergevo comunque,  grazie alla tecnica. Ma quando arrivai alla Juventus, sono dovuto cambiare:’sei un attaccante e devi segnare. Se non lo fai, non ci servi’, mi dissero. E, dal primo giorno di allenamento, Capello urlava ‘Ibra’ ed io sapevo quel che significasse: mi metteva lì con i ragazzi delle giovanili. Loro crossavano e io tiravo, tiravo, tiravo. Ogni giorno, per 30 minuti: io ero stanco e volevo andarmene, ma sentivo il richiamo di Capello e sapevo che dovevo fermarmi. Lì capii che il livello si era alzato, ma allenarsi con Thuram, Cannavaro e Buffon mi ha permesso di migliorare".

Zlatan Ibrahimovic come Benjamin Button in Premier League

L'ego di Ibrahimovic è proverbiale. Ecco allora le parole sull'esperienza in Premier del centravanti che si è definito una sorta di Benjamin Button, capace di migliorare il campionato inglese: "Tutti mi dicevano di non andare in Premier, perché lì ti giudicano dopo appena una stagione. Dicevano non sarebbe stato un bene per la mia carriera, così ho accettato la sfida. Pensavano fossi vecchio, ma a 35 anni ho fatto sembrare io la Premier vecchia. Il campionato inglese dovrebbe essere felice che io non sia andato lì 10 anni fa, altrimenti la Premier sarebbe stata ben diversa. Allo United mi sentivo come Benjamin Button: stavo diventando più giovane. Ho detto a Mourinho ‘non voglio deludere te o i compagni di squadra. Non posso darvi lo Zlatan a cui eravate abituati'".

Ibra e il Pianeta Zlatan

In conclusione una battuta su quello che ha definito come il Pianeta Zlatan: "Mia moglie non mi permette di avere mie foto in casa: dice che si parla già troppo di me. Tuttavia c’è una foto dei miei piedi: è un promemoria per la mia famiglia, perché loro li hanno creati. E sono tutto quello che abbiamo. Vengo da un’area che tutti chiamavano il ghetto: mi vedevano diverso, ma ora ho mostrato loro qualcosa di diverso e mi seguono. Perché io sono venuto dal mio pianeta, il Pianeta Zlatan".

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