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Ibrahimovic, il nuovo tatuaggio è sul sedere

Lo svedese continua a sorprendere per il suo nuovo tatuaggio realizzato sui glutei, una coppia di disegni mandala. Una battuta anche ai suoi eredi nella Svezia: “Ho l’impressione che avrei potuto fare meglio rispetto a loro, ma è una mia sensazione. A un certo punto è arrivato un momento in cui mi sono detto che dovevo lasciarli fare e fargli godere il Mondiale, ho messo da parte ogni cosa, sono stato il capitano di questa Nazionale”
A cura di Marco Beltrami
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In campo non ha mai fatto cose banali, così come nei suoi interventi davanti ai microfoni. Gli eccessi sono la normalità per Zlatan Ibrahimovic, che si è consolato per la mancata convocazione con la Svezia ai Mondiali 2018 con due nuovi tatuaggi. Lo svedese attuale bomber dei Los Angeles Galaxy ha mostrato in esclusiva al magazine della ESPN "Body Issue", gli ultimi tatoo realizzati addirittura sui glutei.

(Foto Peter Hapak, ESPN Body Issues)
(Foto Peter Hapak, ESPN Body Issues)

I nuovi tatuaggi di Zlatan Ibrahimovic sul sedere

Zlatan Ibrahimovic ha tutto il corpo ricoperto di tatuaggi. Notevole quello sulla schiena dove campeggia un grande leone, con una serie di riferimenti alla cultura e religione buddista. Le novità riguardano la parte bassa della schiena e in particolare il fondoschiena: Zlatan Ibrahimovic si è fatto disegnare due nuovi tatuaggi su entrambi i glutei. Si tratta nello specifico di due mandala.

Cosa significa il nuovo tatuaggio mandala di Ibra

Niente è casuale quando si tratta di tatuaggi per Zlatan Ibrahimovic. Cosa sono i Mandala tatuati su entrambi i glutei e mostrati in esclusiva sul magazine di Espn? Nella tradizione religiosa buddista e induista, si tratta di una rappresentazione simbolica del cosmo, realizzata con intrecci di disegni geometrici. Un motivo ricorrente che compare anche nell'architettura, nella pittura e nella scultura.

Ibra, la stilettata alla Svezia ai Mondiali

Archiviato il nuovo cambio di look, Ibrahimovic è tornato a parlare dei Mondiali 2018 e dell'amarezza per la mancata convocazione ai Mondiali 2018. E non manca una stilettata riservata agli svedesi che sono ancora in lizza per la qualificazione agli ottavi, nonostante la sconfitta contro la Germania in extremis nell'ultima gara: "Ho l'impressione che avrei potuto fare meglio rispetto a loro, ma è una mia sensazione. A un certo punto è arrivato un momento in cui mi sono detto che dovevo lasciarli fare e fargli godere il Mondiale, ho messo da parte ogni cosa, sono stato il capitano di questa Nazionale e non c'è nulla di più grande per me. Io sono come il vino, invecchio e miglioro, l'età è solo un numero".

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