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I problemi del Napoli e le inquietudini di Walter Mazzarri

La sconfitta di Bergamo ha lasciato il segno su Mazzarri e sui suoi ragazzi. In attesa del ritorno di Cavani, De Laurentiis prova a spegnere i primi fuochi della polemica.
A cura di Alberto Pucci
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Walter Mazzarri

Mare mosso ai piedi del Vesuvio – Non è una situazione facile quella che sta vivendo Walter Mazzarri. La sconfitta di Bergamo non solo ha tolto l'etichetta di "anti Juve" al suo Napoli, ma ha anche riportato alla luce problemi e dubbi, alla vigilia della delicata sfida contro un Torino ancora imbattuto in trasferta come Juventus e Inter. La pioggia scesa l'altra sera, non è servita. Non ha lavato via i pensieri del mister azzurro e nemmeno le difficoltà di Cannavaro e compagni nell'affrontare gli avversari lontano da casa. Mal di trasferta, assenza di un vice Cavani e, più in generale, poca personalità e cattiveria nei momenti decisivi: sono queste le incognite per le quali il tecnico livornese è chiamato a trovare una soluzione, in tempi brevi. Un compito non proprio agevole per il tecnico che sembra essersi "spento" dopo le polemiche dei giorni scorsi (i sei gol presi in Europa League, fanno ancora male) e pare aver perso quell'entusiasmo con cui aveva contagiato l'ambiente napoletano. Una malinconia evidenziata anche dalle immagini della gara contro l'Atalanta che, in diversi momenti, hanno mostrato un Mazzarri affranto e sconsolato, chiuso nel suo bunker e al riparo dagli spifferi della polemica.

Casa dolce casa – Servirà la scossa del San Paolo per riportare un pò di serenità e per spegnere i primi fuochi di protesta, giunti dopo le sconfitte con PSV Eindhoven, Juventus, Dnipro e, appunto, Atalanta. Quattro sconfitte consecutive, pesanti da digerire anche per De Laurentiis che, vista la gravità della situazione, sta tornando in fretta al capezzale del suo Napoli (era negli States per impegni di lavoro), per provare a scuotere tecnico e giocatori e per incontrare Bigon con il quale vorrebbe già pianificare i possibili acquisti nell'imminente mercato di gennaio. Il presidentissimo azzurro, inoltre, avrà modo di verificare le condizioni di Edinson Cavani che, dopo aver saltato la trasferta bergamasca, potrebbe mancare anche nel match contro il Torino. L'uruguaiano sta migliorando e vorrebbe scendere in campo non solo contro i granata, ma anche con la sua nazionale nel test del 14 novembre contro la Polonia a Danzica. Una convocazione che, in questo momento, crea ulteriore disagio intorno al "Matador" e al club napoletano. Una "rogna" della quale Mazzarri e De Laurentiis farebbero volentieri a meno, visti i problemi fisici dell'attaccante e i ritardi aerei ai quali Cavani è andato incontro recentemente.

Rolando Bianchi

Vice Matador – Conti alla mano, inoltre, quando manca Edinson Cavani il Napoli fatica moltissimo e tre delle quattro sconfitte sopracitate, sono lì a dimostrarlo. Dopo aver perso in estate Lavezzi (e c'è chi lo sta rimpiangendo), il club partenopeo sta puntando forte su Pandev e Insigne, giudicati da Mazzarri i compagni ideali del "Matador". Escludendo Vargas, ancora un pò spaesato, sarebbero loro due che, in teoria, dovrebbero far dimenticare il "Pocho" e aiutare il Napoli quando Cavani marca visita. Tutto perfetto, se non fosse che la teoria (spesso) non coincide con la pratica: il Napoli, fuori dalle mura amiche, non segna su azione dalla prima di campionato a Palermo e la coppia Pandev-Insigne, fino ad ora, non ha dato i risultati sperati (3 gol in 10 partite). L'imminente "brainstorming" tra De Laurentiis, tecnico e dirigenti, servirà anche per capire quale giocatore potrà essere avvicinato (e possibilmente acquistato) nelle prossime settimane. Serve, come il pane, un attaccante di peso. Uno che la butti dentro senza troppi fronzoli e che, magari, accetti di buon grado di sedersi in panchina al ritorno dei titolari. Le "nominations" circolate nelle ultime ore sarebbero quelle di Rolando Bianchi e di Sergio Floccari: due opzioni più che valide che farebbero molto comodo a Mazzarri.

Il futuro del mister – A rendere ancor più incerto il futuro, c'è poi la questione del contratto di Walter Mazzarri. Le sue dichiarazioni sul possibile "anno sabbatico" hanno colpito nel segno e, in parte, spiazzato la squadra. La stanchezza del tecnico e lo stress derivato da alcune scelte e sconfitte dolorose (vedi ad esempio il cammino in Europa), sta minando seriamente la voglia di continuare del mister livornese che giorni fa aveva dichiarato: "Voglio arrivare fino a fine stagione e poi riflettere se andare avanti". Ieri polemicamente stanco, oggi insolitamente silenzioso: Mazzarri, con i suoi segnali di inquietudine, sta zavorrando ulteriormente l'ambiente e rendendo difficile il compito a De Laurentiis che, la prossima estate, potrebbe ritrovarsi senza l'allenatore a cui affidare il progetto. Una bella rottura di scatole che si aggiunge a quella legata al calcioscommesse, per la quale il Napoli potrebbe venir colpito e penalizzato. Le partite contro Torino e Genoa (sulla carta, alla portata del Napoli) potrebbero riportare un pò di serenità tra i giocatori e nell'ambiente, e convincere Mazzarri a metter da parte progetti di prepensionamento anticipato, continuando così la sua storia d'amore napoletana. Il contratto, su cui mettere la firma, pare già pronto: ora tocca al buon Walter prendere una decisione.

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