Per Hummels e Sanches, il Bayern ha speso più del Leicester in tutta la sua storia
Incurante di quanto messo in mostra dalla Premier League, dove a vincere il titolo è stata una squadra senza grandi stelle (almeno apparentemente) e costruita con pochi soldi, il ricco Bayern Monaco si è voluto fare i primi due regali di mercato dopo aver vinto la Bundesliga per la quarta volta consecutiva: l'acquisto di Mats Hummels dal Borussia Dortmund e di Renato Sanches dal Benfica. Due nuovi campioni per il futuro tecnico Carlo Ancelotti che, dalle prossime settimane, si ritroverà tra le mani una fuoriserie preziosa e soprattutto "costosa". Basti pensare che, per gli ultimi due giocatori acquistati, la dirigenza bavarese ha speso la bellezza di 73 milioni di euro: una cifra enorme, alla faccia del tanto decantato "Fair Play Finanziario", che ha imbarazzato molti operatori di mercato e che, allo stesso tempo, ha fatto sorridere i dirigenti del Leicester.
Il "povero" Leicester
Il sorriso di chi ha costruito la favola leggendaria delle "Foxes" di Claudio Ranieri, è presto spiegato. Sommando i costi dei giocatori acquistati dal 1884 ad oggi, infatti, il Leicester non è arrivato nemmeno a 70 milioni di euro. Nella storia del club inglese, il calciatore più pagato è stato il giapponese Shinji Okazaki (acquistato la scorsa estate per 11 milioni di euro), mentre i due protagonisti della cavalcata trionfale del Leicester, Jamie Vardy e Riyad Mahrez, sono costati rispettivamente 1,24 milioni di euro e 500 mila euro. Un mercato "poca spesa, tanta resa" che Ranieri pare intenzionato a replicare nella prossima estate: "Non voglio giocatori da 40 milioni di euro, mi spaccherebbero lo spogliatoio", ha infatti dichiarato il tecnico romano. Alla latitudini di Monaco, però, pare abbiano un'idea diversa di quella romanticamente espressa da Claudio Ranieri. Dopo aver portato a casa Hummels e Sanches, infatti, Rummenigge e soci sono pronti a tornare sul mercato e a lanciare la loro offensiva per i big del calcio europeo.
