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Hajduk Spalato – Inter: un preliminare che potrebbe nascondere insidie

Sarà un’Inter “sperimentale” quella che affronterà l’Hajduk Spalato per i preliminari di Europa League. Una partita da non sottovalutare anche per il temperamento dei croati e per il clima caldo che i nerazzurri troveranno a Spalato.
A cura di Alberto Pucci
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Andrea Stramaccioni

Benvenuti all'inferno – Sarà una trasferta "infernale" quella che aspetta i nerazzurri di Stramaccioni, che dovranno far visita il prossimo 2 Agosto all'Hajduk per il terzo turno dei preliminari di Europa League. In Croazia è, ormai, cosa nota: giocare nel "catino" dello stadio Poljud di Spalato è come giocare in un girone infernale di dantesca memoria. Ancora qualche giorno di attesa e l'Inter proverà sulla propria pelle la veridicità di tale affermazione. Nulla che possa spaventare i più esperti giocatori interisti, sia chiaro, ma trovarsi i primi di Agosto, con una preparazione ancora approssimativa ed una squadra incompleta, in uno stadio pieno zeppo di tifosi assatanati, non è proprio come giocare il triangolare TIM, nel caldo del San Nicola di Bari. Inevitabilmente, si dovrà cominciare a fare sul serio, onde evitare brutte figure che potrebbero compromettere un'intera stagione (chiedere a Luis Enrique per conferma, please) ed uscire da quell'Europa League tanto bistrattata, quanto importante per rimanere presenti anche in ambito continentale. Una partecipazione, quella nerazzurra, che manca dalla stagione 2003/2004 (quando si chiamava ancora Coppa Uefa): un cammino interrotto, in quella occasione, nei quarti di finale contro il Marsiglia di Didier Drogba.

Un curriculum poco interessante – Mettiamo subito le cose in chiaro: questo Haiduk Spalato non è minimamente paragonabile a quel Marsiglia. Oggi la squadra croata, nonostante il passaggio del turno ai danni dello Skonto Riga, vive ancora di rendita (dal 92 ad oggi: 6 titoli nazionali e cinque coppe di Croazia) grazie a quelle vittorie che contribuirono a farla diventare, insieme alla Dinamo Zagabria, una delle due super potenze del calcio croato e l'unica squadra a mettere in difficoltà, quando esisteva ancora la vecchia Jugoslavia, Partizan e Stella Rossa, i due grandi club di Belgrado.

“ In questo momento, pensiamo solo all’Europa League! ”
Andrea Stramaccioni
Poca strada tra le "mura amiche", pochissima in giro per l'Europa dove, fino ad oggi, ha incrociato nel 1985 il Torino (eliminato dopo il pareggio al Comunale e la sconfitta in Croazia) e, in tempi più recenti, la Fiorentina (che passò grazie ad Edmundo), la Roma (decisivo Cassano) e la Sampdoria che, nel 2007, espugnò il Poljud grazie ad una rete di Campagnaro. Allenata da Miso Krstičević, presenta nel suo undici titolare un attaccante tutto da seguire: Ante Vukušić, giocatore di soli 20 anni, in prima squadra da quando ne aveva 18. Talento e personalità lo hanno portato a conquistare la fascia di capitano dell'Under 21 croata e ad attirare su di se l'interesse di Tottenham e Siviglia che vorrebbero assicurarsi colui che viene definito il futuro del calcio croato.

Inter FC vs Juventus - 12esimo edizione Trofeo TIM 2012 - Stadio San Nicola di Bari

Quale Inter ? – I problemi principali, per Stramaccioni, potrebbero arrivare solo ed esclusivamente dalle motivazioni dei propri giocatori e dalla benzina (poca) accumulata in questi giorni di ritiro. A Spalato, non ci saranno Julio Cesar e Pazzini (ormai separati in casa), mentre sarà della gara Maicon che, nonostante le richieste, è ancora da considerarsi un giocatore nerazzurro. In attesa di nuovi arrivi, spazio dunque all'usato sicuro di Milito e Sneijder (ammesso che siano in condizione di scendere in campo) e ai nuovi innesti di Handanovic, Silvestre, Palacio e Coutinho, apparso uno dei più in forma in questa preparazione estiva. Giovedì 2 agosto, quindi, Zanetti e compagni scenderanno in campo, allo stadio Poljud di Spalato. Il ritorno è in programma giovedì 9 agosto allo stadio Meazza. Un'accoppiamento che, originariamente, prevedeva la partita di ritorno in Croazia. Il cambio di programma, chiesto ed ottenuto dall'Hajduk, rende un pochino più abbordabile questo primo impatto ufficiale con l'Europa league e le sue insidie, neanche più di tanto, nascoste. L'Inter è avvisata!

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