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Guardiola da applausi: dona 150mila euro ad un’associazione umanitaria catalana

Il tecnico del Manchester City si è reso protagonista di un grande gesto, versando un contributo economico alla “Proactiva Open Arms”: associazione impegnata solitamente nel soccorrere i migranti nel tratto di mare tra Italia e Libia. I soldi sono serviti per riparare una nave rimasta ferma nel nostro paese, dopo il sequestro ordinato dalla procura di Catania.
A cura di Alberto Pucci
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Da sempre interessato a questioni extra calcistiche, che riguardano prevalentemente la Catalogna, Pep Guardiola ha trovato l'ennesima occasione per dimostrare la sua sensibilità verso coloro che si impegnano in azioni umanitarie. Durante una trasmissione radiofonica in Spagna, il fondatore della ONG catalano "Proactiva Open Arms", Oscar Camps, ha infatti rivelato il gesto dell'allenatore del Manchester City che ha donato all'associazione centocinquantamila euro.

La somma donata dall'ex allenatore del Barcellona alla "Proactiva Open Arms", impegnata solitamente nel soccorrere i migranti nel tratto di mare tra Italia e Libia, è servita per riparare una nave rimasta ferma in Italia dopo essere stata sequestrata dalla procura di Catania nell’ambito di un’inchiesta su uno sbarco di migranti.

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Il contributo di Pep

Il fondatore della ONG catalana, finanziata principalmente da piccoli contributi fatti attraverso i social network e da alcuni dei consigli comunali, ha così raccontato l'incontro con il tecnico dei "Citizens": "Pep Guardiola è venuto a trovarci – ha spiegato Camps – e ha persino parlato di salire a bordo della nave per aiutarci. Non è la prima volta che Guardiola compie una tale azione e non è l'unico che si è fatto avanti. Anche altri sportivi hanno manifestato interesse nelle nostre azioni e si sono resi disponibili a venire a darci una mano".

Mentre in Italia si continua a discutere della scelta del nuovo governo in merito allo sbarco di migranti in Italia, Pep Guardiola ha dunque preferito passare ai fatti e aiutare concretamente la "Proactiva Open Arms". La notizia del suo aiuto all'associazione umanitaria è arrivata a pochi giorni dalle parole di Toure, accuse di razzismo che il 47enne allenatore spagnolo ha rispedito al mittente con decisione: "Yaya è un bugiardo. E' stato due anni con me e non mi ha mai detto nulla di tutto questo".

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