Guardiola attacca il Real Madrid: il Barcellona è un esempio di sportività
Nonostante l’assenza di Josè Mourinho per squalifica, nella vigilia dell’attesissima gara di ritorno della semifinale di Champions League Barcellona-Real Madrid non mancano le polemiche. Al posto dello ‘Special One’, in conferenza stampa si è presentato il vice Aitor Karanka. L’ex calciatore delle merengues non le ha mandate a dire, puntando il dito contro la Uefa e il club blaugrana a causa della decisione del governo del calcio europeo di non adottare provvedimenti verso Busquets, che ha insultato Marcelo durante la gara dell’andata (Real Madrid-Barcellona 0-2).
La risposta di Pep Guardiola, nemmeno a dirlo, non si è fatta attendere: “Hanno 109 anni di storia, possono parlare ma il Real non può decidere chi può giocare o meno. All'andata Pinto è stato espulso e non avrebbe potuto giocare nel secondo tempo se avessimo avuto bisogno del portiere. Se il Real non è d'accordo con le decisioni ha la possibilità di rivolgersi a chi di competenza. Noi non arbitriamo, non decidiamo le sanzioni, vogliamo solo giocare”.
Il tecnico catalano respinge le accuse del club madrileno, che negli ultimi giorni lo ha accusato di dare vita a nuove polemiche: “Ho cercato di concentrarmi solo sulla doppia sfida, loro sono liberi di pensare che noi siamo scorretti e noi il contrario. Conosco benissimo i miei giocatori. Sono degli esempi di professionalità e onestà. Amano lo sport, amano fare sport e soprattutto amano divertire. Sanno che al mondo danno una certa immagine, sono giocatori straordinari, loro per me sono degli esempi come giocatori del Barcellona e della Nazionale". Insomma, gli animi non accennano a placarsi. Al Camp Nou è tutto pronto per la quinta e ultima sfida stagionale tra le due compagini. Il Barcellona gode dei favori del pronostico, ma il Real Madrid certamente farà di tutto per rimontare il passivo della gara d’andata.