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Europeo 2016 in Francia

Gli stadi di Euro 2016 protetti da scudi anti-drone e contro armi chimiche

I dieci stadi nei quali, dal 10 giugno al 10 luglio, saranno disputate le gare in calendario verranno dichiarati ‘no fly zone’. Il sistema di protezione sarà esteso anche alle sedi dei ritiri e dei campi d’allenamento scelti dalle squadre.
A cura di Maurizio De Santis
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Scudi anti-drone e dispositivi per neutralizzare eventuali attacchi chimici. La Francia che ospita l'Europeo di calcio si prepara così alla kermesse continentale: blindata, con un'allerta sicurezza altissima e misure di controllo comparate allo stato d'emergenza che ancora grave sul Paese dopo gli attentati terroristici dello scorso 13 novembre. I dieci stadi nei quali, dal 10 giugno al 10 luglio, saranno disputate le gare in calendario (51) delle varie nazionali qualificate alla fase finale (24) verranno dichiarati ‘no fly zone'. Il sistema di protezione sarà esteso anche alle sedi dei ritiri e dei campi d'allenamento scelti dalle squadre.

Una veduta dello stadio di Euro 2016, Nizza
Una veduta dello stadio di Euro 2016, Nizza
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A spiegare il piano d'azione ordito dalle autorità e dalle istituzioni è stato Ziad Khoury, il capo della sicurezza di Euro 2016: "Abbiamo preso atto della proliferazione dell'uso di droni – ha ammesso alla Associated Press, citando a sostegno della propria tesi rilevamento e i continui allarmi di piloti di aerei di linea -. Per questo motivo sono state tracciate delle ‘no fly zone' su terreni di allenamento e stadi. Inoltre, in accordo con autorità governative, adotteremo misure anti-drone speciali così da garantire la massima inviolabilità delle zone interessate".

Attacchi con armi chimiche. Nelle ipotesi paventate dall'intelligence e dal ministero dell'Interno francese c'è anche questa ipotesi. Nulla è stato trascurato, al punto che nello scorso mese di aprile a Saint-Etienne c'è stata un'esercitazione al riguardo, così da essere pronti a respingere – preservando l'incolumità delle persone – attacchi e lanci di agenti chimici sul pubblico. "In situazioni del genere bisogna immaginare tutti gli scenari possibili ed essere pronti all'azione".

Le regole d'ingaggio, misure dissuasive. I droni sospetti verranno intercettati e ‘pilotati' lontano ma non distrutti, ha chiarito Khoury: "Se li abbattessimo, la cosa potrebbero causare danni collaterali e ferire gli spettatori qualora cadessero sul pubblico. Sarà fondamentale l'opera di prevenzione per impedire che i droni raggiungano l'area degli stadi".

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