725 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Giudice Sportivo: cori razzisti, due gare a porte chiuse per l’Inter

Il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea ha deciso di punire i tifosi nerazzurricon due partite a porte chiuse più una terza in cui l’ingresso sarà vietato alla Curva Nord. Il tutto per “i cori di matrice razziale e territoriale ieri nella gara col Napoli” che avevano colpito in prima persona il difensore senegalese Koulibaly.
A cura di Alessio Pediglieri
725 CONDIVISIONI

Gli incidenti fuori da San Siro prima di Inter-Napoli e il conseguente decesso di un ultrà di Varese che tifava nerazzurro non sono gli unici problemi cui deve far fronte la società interista. C'è anche il problema dei cori all'interno dello stadio, durante il match che hanno accompagnato tutte le giocate di Koulibaly, fino all'espulsione di quest'ultimo poco prima del 90′. Proprio per questi "cori di matrice razziale e territoriale ieri nella gara col Napoli" il Giudice Sportivo ha emesso sentenza: due gare a porte chiuse con una terza in cui verrà esclusa la Curva Nord.

Immagine

Due turni a porte chiuse, tre alla Curva

Gerardo Mastrandrea, il Giudice Sportivo, ha così deciso di punire i tifosi interisti assecondando quasi per intero le richieste del Procuratore che ha chiesto la Curva chiusa fino a fine marzo oltre il divieto di trasferta fino a fine stagione degli ultrà nerazzurri per gli incidenti nei pressi dello stadio San Siro. Una decisione che sottolinea la volontà di utilizzare la tolleranza zero da parte della Federcalcio che ha accolto in toto le rimostranze da parte del Napoli e di tutto il mondo del calcio che si è mobilitato a supporto del difensore del Napoli, oggetto di cori e ululati razzisti.

Quali sono le gare interessate

Porte chiuse prima contro il Benevento in Coppa Italia (13 gennaio) poi contro il Sassuolo in campionato (19 gennaio, prima partita del girone di ritorno). La terza sanzione (solo settore di Curva chiuso) potrebbe essere scontata il 30 gennaio (in caso di passaggio ai quarti di finale in Coppa Italia) oppure il 3 febbraio (in campionato col Bologna).

Le rimostranze di Ancelotti

Subito dopo la fine del match di San Siro, lo stesso Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, aveva sottolineato come la società avesse chiesto alla Procura per ben tre volte la sospensione del match per questo motivo, ma la risposta era stata solamente l'annuncio al pubblico di assumere un comportamento adeguato evitando qualsiasi atteggiamento razzista. La gara infatti, è proseguita senza sospensione alcuna, portando Ancelotti a sbottare a fine partita: "La prossima volta ci fermeremo noi direttamente".

Il comunicato di Bergamo degli ultrà atalantini

Sul tema razzismo l'attenzione era già salita a livelli massimi nel pre gara del Napoli in un'altra trasferta considerata da sempre a rischio, a Bergamo. Dove gli ultrà atalantini avevano addirittura emesso un comunicato ufficiale in cui ‘rivendicavano' il diritto di insultare i napoletani all'interno dello stadio e durante il match per questioni ‘di folklore', riducendo il tutto a semplice gesto di goliardia.

725 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views