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Giovani, forti e sfacciati: l’Italia di Devis Mangia piace quanto quella di Cesare Prandelli

Il gol del “pirata” Borini ci ha aperto le porte della finale europea. L’atto conclusivo contro i “maestri” spagnoli, è il giusto premio per il lavoro della Federazione e di Devis Mangia: sempre più leader di un gruppo di giocatori fantastici.
A cura di Alberto Pucci
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Mi manda Arrigo – Dall'Ucraina al Brasile, passando per l'Israele: a distanza di tre anni dalla "debacle" del mondiale sudafricano (probabilmente uno dei punti più bassi del nostro calcio), l'azzurro è finalmente tornato di moda. Merito di facce e idee nuove ma, soprattutto, del lavoro "coraggioso" dei vertici della nostra Federazione che ha intrapreso una strada che, a quanto pare, sta cominciando a dare i suoi frutti. Oggi, a far parlare di sé, non è tanto Cesare Prandelli (tecnico già apprezzato e "appoggiato" da tutti, ancor prima della finale persa contro la Spagna ad Euro 2012), quanto il tecnico dell'Under 21 Devis Mangia che, con i suoi ragazzi, sta rendendo ancor più magica questa estate italiana del nostro calcio. Scelto e difeso con la forza da Arrigo Sacchi, l'ex allenatore del Palermo ha saputo calarsi perfettamente nella parte e resuscitare un ambiente che pareva ancora scosso dal disastro delle qualificazioni europee del 2011 e della mancata partecipazione alle ultime Olimpiadi. Dopo la rinascita di quella maggiore, grazie al lavoro di Prandelli, ora anche l'Italia "Under" ha l'occasione per dare un taglio al recente passato e dimenticare in fretta delusioni e sconfitte degli ultimi mesi. La finale di domani, contro la Spagna, servirà non solo per tentare di vendicare Balotelli e compagni ("asfaltati" esattamente dodici mesi fa dalla "Roja" di Del Bosque), ma anche per ritrovare quel successo europeo che manca dal lontano 2004, quando Claudio Gentile vinse la finale contro la Serbia-Montenegro grazie ai gol di De Rossi, Bovo e Gilardino.

I meriti di Devis – Non è mai facile fare il commissario tecnico della squadra "Under", specialmente quando chi sta sopra di te (e allena la Nazionale maggiore) decide di ringiovanire la squadra e pescare a piene mani dalla tua "dispensa". Devis Mangia, così come l'ex Ciro Ferrara, ne sa qualcosa. Dover sostituire giocatori come Balotelli, El Shaarawy e De Sciglio sembrava un compito proibitivo: esame che, invece, Mangia ha superato alla grande, grazie al coinvolgimento di altri campioni che, a breve, probabilmente vedremo con la rosa di Cesare Prandelli. L'ex tecnico del Palermo ha saputo ridare vigore ed orgoglio al futuro del nostro calcio. Ha scelto il meglio che rimaneva a disposizione e, senza la paura di sporcarsi le mani, i giovani più interessanti della Serie B, ridando lustro e meriti a quei settori giovanili fin troppo bistrattati. Ha puntato forte su Lorenzo Insigne (spesso accantonato da Mazzarri per far giocare Pandev) e su altri giocatori che, per trovare un pò di spazio, sono dovuti emigrare all'estero. Il caso di Fabio Borini, più che quello di Marco Verratti, è emblematico e dovrebbe far riflettere molti dirigenti di club italiani. Così come dovrebbe far pensare la scelta di Mangia, in merito alla difesa titolare della sua Nazionale: dal primo all'ultimo tutti di proprietà dell'Inter. Possibile che in Via Durini a Milano, sede del club nerazzurro, nessuno abbia alzato il dito e fatto presente a Moratti che, probabilmente, uno come Giulio Donati (ad esempio) val la pena provarlo quanto e più del sopravvalutato Juan Jesus?

Lorenzo Insigne: la punta di diamante della nostra Nazionale Under 21!
Lorenzo Insigne: la punta di diamante della nostra Nazionale Under 21!

L'incubo delle furie rosse – Dopo la notte magica di Berlino, quella di domani sarà la terza finale che il nostro calcio s'appresta a vivere. Dopo la sconfitta ad Euro 2012, e la sfortunata finale dell'Europeo Under 17 persa ai rigori contro la Russia, il tanto bistrattato calcio italiano, preso a schiaffi dal "ranking" mondiale e sempre nel mirino di quel simpaticone di Joseph Blatter, è ancora ad un passo da quella coppa che, per l'ennesima volta, ci verrà contesa dalla Spagna: vero cannibale del calcio planetario in questi ultimi anni. "La finale sarà una grande emozione. Giochiamocela senza paura" ha dichiarato Devis Mangia nel post gara contro l'Olanda. Una sfida cha ha messo in mostra l'anima "operaia" della nostra Under 21 e la grinta del suo "mister", che ha risposto con un bel "ecchissenefrega" a chi, in maniera troppo puntigliosa, gli chiedeva del famoso "catenaccio" di stampo tutto italico. L'Italia di Devis Mangia piace anche per quello. Piace perchè è sfrontata in campo (con lo "scugnizzo" Insigne) e fuori dal campo (con le dichiarazioni "pane al pane" del tecnico). Piace perchè sa regalare spettacolo ma, anche, perchè sa soffrire e rimanere in piedi sino al "gong" finale. Testa, cuore e attributi…o, per dirla alla Sacchi: "Occ, pazienza e bus del cul". Non è un caso che il primo sponsor di Mangia, sia proprio il "guru" di Fusignano. Non è un caso che, in molti, indicano il nome di Devis Mangia quale prossimo allenatore del Milan. Ripartire dai giovani e costruire un gruppo che possa durare nel tempo: Prandelli e Mangia si sono già allineati, adesso tocca anche ai presidenti dei nostri club che, troppo spesso abbagliati da "pipponi" di altri paesi, non si accorgono di avere in casa ragazzi sui quali investire e programmare. Il caso dell'Inter, e dell'intera difesa dell'Under 21, non è certamente l'unico!

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