Gioia Higuain al 94esimo: Benitez centra la semifinale, Mancini mastica amaro
Il Napoli aveva il compito di confermare l'ottimo momento, l'Inter quello di cercare una scossa dopo la figuraccia di Reggio Emilia. I novanta minuti del San Paolo, hanno dato ragione a Rafa Benitez che, dopo aver conquistato il trofeo nello scorso maggio, avrà ora la possibilità di centrare l’ennesima finale nella prossima doppia gara contro la Lazio. Al di là delle qualità viste in campo, la sfida di Fuorigrotta si è giocata anche sulle due panchine, tra due allenatori con filosofie e stili di gioco totalmente diversi che, sino a questa sera, si erano incontrati sei volte ottenendo 2 vittorie a testa e 2 pareggi. Ai fraseggi stretti, giocati in velocità e con tagli verticali del Napoli, l’Inter ha risposto con un possesso palla prolungato e con un gioco che, solo a tratti, ha convinto pienamente. In uno stadio stracolmo di passione, grazie anche ai prezzi popolari imposti dalla società campana, dove l'Inter vinse una sola volta in Tim Cup, nel gennaio 2011 (5-4 dopo i rigori, con Leonardo in panchina), Ranocchia e compagni hanno dovuto abbassare la testa di fronte ad un avversario che ha confermato la propensione al gioco offensivo e la facilità nel trovare la via del gol davanti ai propri tifosi (l’undici partenopeo, infatti, era reduce da una striscia di 13 gare ufficiali consecutive, dove aveva sempre segnato). Il successo partenopeo regala a De Laurentiis non solo la chance della doppia semifinale, ma anche ulteriore carica per tentare l’assalto al secondo posto in campionato. L’Inter è andata meglio rispetto alla sconfitta contro il Sassuolo. Ci ha messo cuore, grinta e coraggio ma è ancora ben lontana da quell’idea di gioco che Roberto Mancini vorrebbe darle.
Ritmi alti nel primo tempo – Chi si aspettava una gara tirata e ricca di emozioni, non sarà rimasto deluso. Il Napoli ha avuto il merito di azzannare subito il match, dimostrando di godere di buona salute e di aver dimenticato in fretta l'ottavo di finale contro l'Udinese che aveva regalato a Benitez il passaggio del turno. Partiti di gran carriera, gli azzurri sono riusciti a rendersi pericolosi sin dai primi minuti con uno scatenato Higuain che, dopo una buona chance al sesto, ha avuto la palla dell'1 a 0 sulla testa, dopo un perfetto cross di Hamsik. Il dominio napoletano in mezzo al campo, dove i nerazzurri hanno lasciato troppi spazi tra le linee, ha prodotto altre due ghiotte occasioni: al 33esimo sempre con lo stesso "Pipita", incapace di correggere in rete una deviazione di Carrizo su siluro di Hamsik, e poi dieci minuti più tardi quando Koulibaly, da dentro l'area piccola, spediva alto sprecando l'ottimo assist di Britos. E l'Inter? La squadra di Mancini, rivoluzionata da un turnover "particolare" (dentro il "baby" Puscas ed il nuovo arrivato Brozovic), ha avuto un buon avvio ma si è subito ritirata nella propria metà campo, difendendosi e cercando di sfruttare il contropiede. Proprio su un paio di ripartenze, l'undici nerazzurro si è fatto pericoloso grazie a Shaqiri, apparso più intraprendente dell'ultima uscita, e con Icardi che, al 12esimo, ha colpito il palo firmando l'occasione più netta della prima parte di gara.
Risolve il Pipita – La seconda parte di match è cominciata nel segno dell'equilibrio. Benitez e Mancini, scesi in campo con gli stessi protagonisti, si sono divisi equamente i primi minuti della ripresa: decisamente meno divertenti di quelli della prima parte di gara. Squadre lunghe, errori in mezzo al campo, zero occasioni nelle due aree di rigore. Il secondo tempo si è acceso solo al 15esimo. Dopo un accenno di rissa tra Medel e Gargano, è stato Hernanes a spaventare Andujar con un destro finito fuori di poco. Conclusione che ha preceduto il guizzo di Puscas, chiuso in corner dalla difesa napoletana, e l'occasione di Hernandes deviata in corner. Illusioni nerazzurre spezzate dalla chance di De Guzman, a pochi minuti dal termine, e soprattutto dal gol beffa di Higuain al 94esimo: rete che gelava il tecnico nerazzurro già furibondo per l'incredibile svarione che ha permesso al "Pipita" di volare verso Carrizo e batterlo sul secondo palo. Un finale thrilling che premia meritatamente il Napoli, rimandando a casa un'Inter ancora sottotono.