Gigi Buffon: “Mai una finale Champions Psg-Juve, non vorrei le lacrime dei miei ex compagni”

Uno sguardo al futuro, senza dimenticare il suo passato. Gigi Buffon vuole continuare a stupire e vincere anche al Paris Saint Germain, ma è impossibile dimenticare la sua lunga avventura alla Juventus. In bianconero l'estremo difensore ha lasciato un pezzo di cuore, ed ecco perché sarebbe assai difficile per lui giocare contro gli ex compagni in una sfida di Champions, magari nella finalissima del 1° giugno al Wanda Metropolitano di Madrid.

Gigi Buffon e la nuova vita al Psg

In un'intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport, Gigi Buffon ha parlato della sua nuova vita al Paris Saint Germain. L'esperto portiere sta vivendo un ottimo momento di forma e si gioca costantemente il posto con il più giovane collega Areola: "Mi sento più forte di cinque anni fa. Dopo una settimana hanno capito che non era arrivato uno che stava invecchiando, ma che voleva ritagliarsi spazi importanti e se li sta guadagnando. Senza perdere di vista il focus: far crescere la squadra. Ho conquistato il ruolo che volevo e per il quale sono stato scelto: mettere a disposizione le mie conoscenze per fare crescere l’ambiente e dimostrare che ci sono ancora e ci sono bene".

L'addio alla Juventus e il retroscena sugli allenamenti a Torino

Focus dunque sul Psg, senza però dimenticare mai la Juventus. Rapporti ottimali con il club bianconero, con scelte condivise senza alcuna polemica. Basti pensare che Gigi Buffon negli ultimi giorni si è allenato presso il Centro sportivo del club bianconero: "Nessun rimpianto e nessuna delusione. Io e la Juventus abbiamo programmato insieme, da molto lontano, un percorso d’addio che ha chiuso il cerchio in modo perfetto. Questa settimana ero in Italia, ho telefonato ad Andrea e mi ha dato il permesso di allenarmi tre giorni alla Continassa".

Perché Gigi Buffon non vorrebbe una finale di Champions Psg-Juventus

Cosa accadrebbe però nel caso in cui il suo Paris Saint Germain si ritrovasse di fronte alla Juventus, magari in una finale di Champions? Ecco perché il portiere non vorrebbe mai affrontare i suoi ex compagni: "Una finale di Champions Psg-Juve? No, perché non voglio che la mia eventuale gioia sia condizionata dalle lacrime dei miei ex compagni e dei miei ex tifosi. Ne abbiamo già piante troppe insieme. Mi merito una gioia piena. Se proprio devo affrontare la Juventus, meglio prima della finale".

L'addio alla Nazionale e le telefonate di Di Biagio e Mancini

A proposito di ex compagni, non ci sarà possibilità di rivedere Gigi Buffon in azzurro. L'estremo difensore ha deciso di dire addio alla Nazionale, e torna sui motivi di questa dolorosa scelta, con tanto di retroscena sulle chiamate di Di Biagio prima e Mancini poi: "Dopo la Svezia, Gigi Di Biagio mi telefona e mi dice che ha bisogno di me per le due amichevoli. Anche se era un momento difficile, per amicizia e senso di responsabilità io ho risposto di sì. Ma a quel punto sono state dette cose vergognose, mi hanno fatto passare per l’imbucato alla festa, per il vecchio che si aggrappa alla poltrona. Per vincere servono esperienza, personalità, carisma. E allora, per orgoglio e dignità, anche a costo di sembrare superbo, mi sono fatto da parte. A Mancini, molto carino, che mi ha chiamato per chiedermi una disponibilità in caso di grande emergenza, ho detto sì, ma non ce ne sarà bisogno. Dietro a Donnarumma ci sono Perin, Sirigu, c’è Cragno che sta crescendo, tornerà Meret. Ritorno in azzurro dunque? Possibilità nulla".