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Giampaolo: “Quagliarella in Nazionale? Un contentino non serve a niente”

Il tecnico della Sampdoria è tornato sulla serata da record del suo attaccante: “Quagliarella parla poco e corre tanto. E’ straordinario in generale e non solo per i gol che segna. Ha il senso dell’impresa e non è semplice in Italia andare in gol con questa continuità. Può giocare fino a 40 anni? Lui sta bene, lo posso garantire”.
A cura di Alberto Pucci
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Quello appena passato è stato il weekend di Fabio Quagliarella. L'impresa dell'attaccante della Sampdoria, ha infatti monopolizzato l'attenzione di tutti i tifosi: specialmente quelli blucerchiati che hanno tributato al trentaseienne giocatore campano una lunga ovazione alla sua uscita dal campo. A tornare sul record del campione doriano, è stato anche Marco Giampaolo in occasione del suo intervento di stamane a Radio Rai.

"Quagliarella parla poco e corre tanto – ha esordito a Radio Anch'io Sport, il mister della Sampdoria – E' straordinario in generale, non solo per i gol che segna. Ha il senso dell'impresa e non è semplice in Italia andare in gol con questa continuità. Può giocare fino a 40 anni? Lui sta bene, lo posso garantire. Non salta un allenamento e si allena con entusiasmo. Ha lavorato anche mentre era in vacanza a Natale".

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La chance azzurra

Dopo aver raggiunto il record di Batistuta, e aver segnato contestualmente anche più gol dell'argentino, Quagliarella è ora in odore di convocazione azzurra: "La Nazionale? Lo dico da sportivo e non da allenatore: io penso che il contentino non serve a niente – ha aggiunto Giampaolo – A quell'età lui va a caccia di risultati importanti. La convocazione va contestualizzata. Se Mancini ne ha bisogno lo convoca, altrimenti non lo deve convocare. Ha i numeri per farsi rispettare, perché fa gol e aiuta la squadra. E' stato sfortunato perché se fosse stato l'anno degli Europei magari…".

"I complimenti del Genoa attraverso il loro tweet? Il valore dell'impresa del calciatore va oltre al dualismo tra i due club – ha concluso l'allenatore blucerchiato – L'evento del calciatore ha permesso di andare oltre alla rivalità. La straordinarietà del suo record ci dà anche la dimensione di quando il gesto viene riconosciuta all'unanimità".

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