Germania nel caos dopo il flop in Nations League. Briegel: “E’ colpa di Guardiola”
Dalla vittoria nella Coppa del Mondo del 2014 alla retrocessione nella Lega B della Nations League, passando dalla delusione del Mondiale della scorsa estate. Tristemente ferma alla posizione numero 14 del ranking Fifa, la Germania di Joachim Loew si lecca le ferite e s'interroga sul futuro. Mentre continuano le voci sul possibile esonero del commissario tecnico (già criticato al ritorno dalla Russia), un vecchio protagonista del calcio tedesco degli anni '80 ha sparato a zero sulla nazionale tedesca e individuato il colpevole di questo tracollo.
"Nel calcio il risultato è molto più importate del controllo del gioco – ha spiegato Hans-Peter Briegel, in un'intervista rilasciata a "La Repubblica" – Da quando Guardiola arrivò al Bayern Monaco, ci ha invece illuso che fosse sufficiente il 75% del possesso palla per vincere le partite, ma non è così. Avere il controllo del pallone non basta per fare risultato, ne ha dato una palese dimostrazione la Francia campione del mondo".
Loew e la mancanza di coraggio
"Secondo il mio punto di vista si può vincere anche tornando ad un modo più tradizionale di gioco – ha dichiarato l'ex difensore dell'Hellas Verona e della Sampdoria – La cosa più importante non è il bel gioco, ma avere equilibrio in campo. Penso comunque che si tratti di un periodo di crisi che passerà, è capitato a tante nazionali".
Dopo una buona carriera d'allenatore, che lo ha portato anche sulle panchine di Besiktas, Trabzonspor e su quella della nazionale albanese, Hans-Peter Briegel ha infine criticato Loew: colpevole di non aver avuto il coraggio di cambiare. "Dopo la vittoria in Confederations Cup occorreva lasciare a casa 4-5 giocatori del Mondiale del 2014 che non erano in condizione e dare più fiducia ai giovani che avevano vinto proprio la Confederations – ha concluso – Infatti contro la Russia le cose sono andate meglio perché c'erano tanti giovani in campo".