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Germania, dopo Ozil anche Mario Gomez lascia la Nazionale

L’ex attaccante della Fiorentina, reduce anche lui dalla deludente spedizione mondiale in Russia, ha deciso di lasciar spazio a giocatori più giovani: “Per tutta la mia carriera ho potuto giocare per la Nazionale tedesca coronando il mio sogno. Farne parte per me è stato un grande onore. Ora è tempo di lasciare spazio ai tanti talentuosi ragazzi”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo un Mondiale da dimenticare in fretta, per la nazionale tedesca è arrivato il momento di voltare pagina. L'obiettivo della federazione è quello di provare a guardare al futuro con ottimismo, ripartendo magari da nuovi giocatori in grado di costituire l'ossatura della squadra che parteciperà alle prossime competizioni. Tra i calciatori che lavoreranno agli ordini del commissario tecnico Low, non ci sarà però Mario Gomez.

Il trentatreenne attaccante dello Stoccarda, famoso anche in Italia per aver vestito la maglia della Fiorentina tra il 2013 e il 2015, ha infatti ufficializzato il suo ritiro dalla Nazionale: "Partecipando alla Coppa del Mondo in Russia ho realizzato un sogno enorme – ha scritto l'attaccante su Facebook – anche se l'eliminazione ci ha profondamente delusi. Per tutta la mia carriera ho potuto giocare per la Nazionale tedesca coronando il mio sogno. Farne parte per me è stato un grande onore. Ora è tempo di lasciare spazio ai tanti giovani e talentuosi ragazzi".

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Il momento dei saluti

Dopo l'addio di Ozil, la Germania perde dunque anche uno dei suoi principali bomber. Con la maglia della sua Nazionale, Gomez ha infatti segnato 31 reti in 78 presenze, contribuendo attivamente ai successi tedeschi e al lavoro dell'attuale ct: al quale ha lasciato comunque un piccolo spiraglio per un suo clamoroso dietrofront.

"La mia avventura in Nazionale non è sempre stata facile, ma è stata bellissima. Ho conosciuto persone con le quali resterò legato. Solo se l'allenatore avrà bisogno e mi sentirò ancora in condizione di poter aiutare, sarò pronto – ha concluso il giocatore – Perché il mio amore per la Germania resta intatto. Ma ora è il momento dei saluti. Auguro alla squadra, agli allenatori e a tutto il team solo il meglio, sono sicuro che presto la Germania ci renderà di nuovo felici".

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