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Geometra e calcetto, ecco Lasagna: il ‘dilettante’ che ha beffato l’Inter

Lo aveva promesso ad agosto: “Sogno di segnare a San Siro contro l’Inter”, e lo ha realizzato davvero al 92′ della 21esima di Serie A. Un diploma da geometra ed il praticantato, prima che Giuntoli lo portasse al Carpi dalla Serie D.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Nel calcio si sa, il destino a volte è strano davvero: l'eroe a sorpresa della 21esima giornata di Serie A TIM 2015/2016 è infatti Kevin Lasagna, carneade portato in massima serie dal Carpi, rivelazione della passata Serie B. Suo il gol che ha infatti fissato il punteggio di San Siro tra il suo club e l'Inter, lanciata all'inseguimento del Napoli capolista: gol al 92′ con i biancorossi anche in inferiorità numerica, 1-1 finale e terzo risultato utile consecutivo per il Carpi, che ha conquistato sette punti nelle ultime tre giornate.

"Un sogno fare gol qui a San Siro", le parole di Kevin Lasagna nel dopo-gara, "questo risultato ci dà fiducia. Possiamo farcela a prendere punti e cercare di arrivare alla salvezza il prima possibile. Ci siamo sbloccati con questa serie di punti, e stiamo andando meglio". Lasagna si prepara anche ad offrire una cena a tutta la squadra per festeggiare la sua rete, come spiega ancora ai microfoni di Sky Sport: "Non vedevo l'ora di pagarla, l'avevo già promessa".

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Lo aveva detto lo scorso agosto, in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: "Sogno di segnare a San Siro contro l'Inter". Detto fatto: la sua rete oltre a dare fiducia alla propria squadra, ed un punto che può risultare fondamentale per la salvezza, fa gioire Giuntoli, che da direttore sportivo del Carpi lo portò alla formazione emiliana per 75mila euro, quando era famoso solo a Brescia e per i tornei di calcetto. Oggi nel frattempo Giuntoli è al Napoli, e non è difficile pensare che possa aver sorriso quando ha letto il tabellino dei marcatori di Inter-Carpi. E pensare che si tratta di un "mancato geometra". Un diploma, il praticantato tra studio e cantieri, quando giocava in Serie D. "Quando è arrivato il Carpi ho capito che il mio mestiere sarebbe stato un altro. Prima non potevo saperlo, con la D non si vive". Poi arrivò, appunto, la chiamata di Giuntoli, che lo portò in biancorosso: il resto è storia recente.

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