Genoa nel bunker, Douglas Costa fa saltare il fortino. I top e i flop della serata
La Juventus, in casa col Genoa, non brilla, a tratti subisce il palleggio avversario, ma vince e continua, col più classico degli 1-0 casalinghi, la corsa al Napoli capolista. Decisivo, un guizzo al 16’ di Douglas Costa per battere un comunque tignoso ‘Grifone’ che, almeno, guadagna l’onore delle armi riuscendo a tenere viva la contesa fino allo scadere. E così, dall'ex Bayern Monaco Douglas Costa a Omeonga alle pessime prestazioni di Higuain e Taarabt, ecco protagonisti, in negativo e positivo, del monday night all’Allianz Stadium.
I Top dell’Allianz Stadium
Douglas Costa 16’ minuti per rispondere presente
Dybala non c’è, è assente per infortunio? Niente paura, la Juventus ha armi in abbondanza per continuare a vincere, convincere e battere il Genoa. Una di queste, di armi s’intende, quella chiamata Douglas Costa che in poco meno di 16’ di gioco, si scopre letale. Il brasiliano, infatti, palla al piede converge al centro, resiste al contrasto di un avversario, Bertolacci nello specifico, apre sulla sinistra per Mandukic, si butta nello spazio al centro e, chiudendo il lungo uno-due col croato, di interno destro, batte l’incolpevole Perin per l’1-0 iniziale.
Una rete di straordinaria fattura che lo elegge fra i migliori della contesa trascorsa poi ad illuminare il gioco, a dribblare come i birilli gli avversari e a giustificare i soldi investiti, e ancora da investire, per lui dalla ‘Vecchia Signora’. Nella ripresa, poi, sulle gambe come i suoi compagni di squadra, finisce per spegnersi lentamente pur restando fra gli uomini in più della contesa.
Omeonga sorpresa del ‘Grifone’, mostra tecnica e personalità allo Stadium
Come in occasione della sfida di Milano con l’Inter, il giovane Omeonga, con le grandi, si esalta. E sì perché desideroso di voler mettere in vetrina tutte le sue qualità al cospetto delle big, il 21enne di Rocourt si esalta e s’impone con tutta la sua forza abbinata ad una buona qualità tecnica ed un ottimo dinamismo. Insomma, in occasioni come queste, si rivela il tipico centrocampista moderno che potrebbe, crescendo senza fretta, divenire una buona aggiunta per le migliori della classifica nostrana. E gli scout, hanno di che scrivere, con la gara odierna chiara testimonianza delle sue doti fatte di palleggio, quantità, corsa, visione di gioco ed una sfrontatezza, in contesti simili, davvero importante.
Mandzukic sontuoso e ancora una volta prezioso sulla fascia
Un tempo punta, ora azzimato esterno, Mandzukic ha messo insieme l’ennesima prestazione da incorniciare nella sua nuova veste. Una veste che gli calza, pieno merito ad Allegri, a pennello e che, anche stasera, è stata indossata con estrema eleganza ed intelligenza tattica. Rifinitore, terzino aggiunto, primo difensore ma anche fine suggeritore e assistman con, nell’occasione della prima rete, un fendente raso terra di destro, in mezzo alle gambe di Izzo, davvero eccellente ed efficace per l’accorrente Douglas Costa. Gesto semplice ma che racchiude tutta la classe di un ragazzo divenuto vieppiù indispensabile per gli equilibri tattici di questa Juve.
I flop di Juventus-Genoa
Pandev fuori dal gioco, si perde fra le maglie bianconere
Stretto nella energica morsa di Benatia e Chiellini, Pandev, adattato prima punta, vive una serata davvero negativa. E infatti, il macedone soffre molto in ogni singola giocata: palla a terra dove riceve pochi palloni dai suoi e di testa dove l’atletismo degli avversari ha la meglio sulla sua scarna fisicità e anche voglia di fare a sportellate con calciatori decisamente più attrezzati. E così, l’ex Napoli, pur desideroso di segnare contro la rivale di sempre, in carriera ha indossato anche le maglie anche di Lazio e Inter, finisce per perdersi in mezzo al campo e subire, inerme, il trascorrere dei minuti. Almeno fino a inizio ripresa, quando, con l’inserimento di Galabinov al posto di Rigoni, il numero #19 rossoblù si trova più libero e con maggiori possibilità di creare, o provare a farlo, gioco.
Male Higuain, a digiuno pure col Genoa
Sotto gli occhi del proprio Ct Sampaoli, il ‘Pipita’ Higuain non riesce a sbloccarsi e a togliersi di dosso l’etichetta di attaccante, specie in virtù dello score nelle stagioni precedenti, in crisi. E così, il suo digiuno in campionato, lungo e inaspettato, si dilata raggiungendo quota 7 partite con l'aggravante di aver giocato pure con compagini, dal Cagliari al Bologna al Verona, non rinomate per impermeabilità difensiva. In campo però, dialoga bene con i suoi compagni di squadra con sponde importanti e uno-due di qualità, eppure a lui, spietato bomber, si chiedono anche altre cose, nello specifico: gol e guizzi vincenti. Guizzi che non arrivano con l’ex Napoli che, via via, finisce per innervosirsi e battibeccare, in più di una occasione, con l’ottimo ‘angelo custode’ Izzo.
Taarabt deludente, il marocchino non punge
Fra quelli che si guadagnano, di diritto, un posto nel novero dei meno positivi, troviamo il marocchino Taarabt. Chiamato a ribaltare l’azione in contropiede e ad appoggiare Pandev prima e Galabinov poi, infatti, l’ex Tottenham, pur impegnandosi e correndo tanto, si limita a gestire al meglio il pallone con passaggi ravvicinati e suggerimenti tutt’altro che incisivi. Il tutto, per una gara non proprio da ricordare, di più, deludente con Ballardini che poi lo toglie per giocare la carta Lazovic nella speranza di raccogliere un incredibile pari. Ennesima bocciatura dunque per l’estroso talento ex Milan che, anche stasera, non compie il passo decisivo verso antichi fasti, ormai quasi sopiti.
Tabellino e voti
Juventus (4-3-3) Szczesny 6; Lichtsteiner 6 (Dal 83’ Barzagli s.v.), Benatia 6.5, Chiellini 6+, Alex Sandro 6 (Dal 76’ Asamoah 6); Matuidi 6, Pjanic 6.5, Khedira 6 (Dal 69’ Sturaro 6); Douglas Costa 7, Higuain 6, Mandzukic 7-. A disposizione: Pinsoglio, Loria; Barzagli, De Sciglio, Asamoah; Sturaro, Bentancur; Bernardeschi. Allenatore Massimiliano Allegri 6.5
Genoa (3-5-2) Perin 6+; Izzo 6, Spolli 6, Rossettini 6; Rosi 5.5, Rigoni 5.5 (Dal 46’ Galabinov 6), Omeonga 6+, Bertolacci 6, Laxalt 5.5; Taarabt 5 (Dal 66’ Lazovic 6), Pandev 5 (Dal 78′ Lapadula s.v.). A disposizione: Lamanna, Zima; Gentiletti, Landre, Biraschi; Miguel Veloso, Cofie, Brlek, Lazovic; Galabinov, Pellegri. Allenatore Davide Ballardini 6