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Gattuso mette in guardia il suo Milan: “Il Bentegodi è uno stadio maledetto”

Il tecnico rossonero, alla vigilia del match contro l’Hellas, ha messo da parte le tensioni delle scorse ore e caricato i suoi ragazzi: “Fame e cattiveria. A Verona dobbiamo essere questi”.
A cura di Alberto Pucci
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Reduce da una settimana a dir poco intensa, il Milan cerca un po' di serenità in vista della trasferta di Verona: mai banale e sempre piena di ricordi negativi. Dopo le vittorie nell'ultima di campionato e in Coppa Italia, il club rossonero vuol mettersi alle spalle il caso Donnarumma e il rifiuto del "Voluntary Agreement" dell'Uefa. A prendere la parola, nella consueta conferenza stampa della vigilia, è stato Rino Gattuso.

"Dobbiamo stare tranquilli e non parlare di Donnarumma e dell'UEFA – ha esordito l'allenatore – Ringrazio la società che mi è sempre vicina e non mi fa mancare nulla. Ora serve serenità e a certe problematiche ci penseranno Fassone e Mirabelli. Il Verona? Sarà diverso da mercoledi, perché il loro stadio spinge tanto".

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Lo stadio maledetto

Dopo giorni difficili, per fortuna si torna a parlare di campo e di partite ufficiali. Quella del Bentegodi non è come tutte le altre: "La nostra storia dice che per noi è un campo maledetto e facciamo sempre una difficoltà pazzesca – ha continuato Gattuso – Per noi sarà molto difficile. Dovremo avere fame e cattiveria, possiamo sbagliare un pallone ma poi dobbiamo essere subito pronti a riprenderlo. Domani dobbiamo essere questi. Siamo una squadra competitiva e vogliamo lottare per qualcosa di importante".

Contro la formazione di Pecchia, il mister milanista dovrebbe riproporre molti giocatori già visti in campo contro il Bologna: "Devo valutare chi sta bene e chi ha ancora energie, perché c'è gente che ha speso tanto. Sorpreso di esser già a buon punto? Non me lo aspettavo, ma quando lavori con ragazzi che si mettono a disposizione è tutto più facile. Questo mi fa ben sperare per il futuro e sinceramente pensavo servisse più tempo".

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