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Gattuso: “Higuain vuole andar via? Non mi ha detto niente, ma magari è un bravo attore”

Alla viglia della finale di Supercoppa italiana contro la Juventus, Gattuso ha ancora una volta affrontato il caso Higuain: “Mi baso su come vive il gruppo, su come sta a contatto con lo staff. Ci sono tantissime voci e domani deciderò se farlo giocare o meno. Paquetà? Sta bene, ha fatto vedere buone cose in Coppa Italia ma può ancora migliorare”.
A cura di Alberto Pucci
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Quasi in contemporanea con le parole della vigilia di Massimiliano Allegri, anche Rino Gattuso ha incontrato la stampa per presentare la sfida che aspetta il suo Milan: "Giochiamo contro una squadra che la fa da padrona in Italia da otto anni – ha esordito il mister milanista – Sanno giocare queste partite, ma noi non dobbiamo pensare alla Juve o a CR7. Dobbiamo essere spensierati. Sono sereno, perché vedo i ragazzi tranquilli. Ci sarà da soffrire, ma voglio vedere lo spirito della partita che abbiamo giocato a Torino contro di loro o quello dell’inizio della finale di Coppa Italia. Voglio vedere una squadra che gioca per 95 minuti senza paura. Dobbiamo metterci quello spirito visto tantissime volte. Ci vogliono voglia e compattezza e dobbiamo giocare a viso aperto".

Il caso Higuain

Durante la conferenza stampa, Gattuso ha poi nascosto le sue carte e fatto pretattica: "Higuain? Mi baso su come vive il gruppo, su come sta a contatto con lo staff. Ci sono tantissime voci e domani deciderò se farlo giocare o meno. E' sereno e si è allenato bene, sarà titolare al 90%. Il suo futuro? Io lo vedo dentro il progetto, sta sempre a scherzare e non si ferma mai. Far cambiare l’idea a un atleta non è facile, ma a me non ha detto che vuole andare via e lo sto ancora aspettando. Paquetà? Sta bene, ha fatto vedere buone cose in Coppa Italia ma può ancora migliorare. Domani vedremo se giocherà".

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Cutrone e Cristiano Ronaldo

Tra le carte che Ringhio potrà gettare sul terreno di gioco ci sarà anche quella con il numero 63: "Cutrone ha il fuoco dentro, ma non gli serviva la doppietta in Coppa Italia per accenderlo – ha aggiunto l'allenatore rossonero – Quando entra ci fa fare il salto di qualità e ce lo teniamo stretto. Quando non gioca non è contento, è normale, ma sta crescendo anche sotto questo aspetto". Infine l'avversario più temuto: Cristiano Ronaldo. "Come si ferma CR7? Servirà grande organizzazione di squadra Negli ultimi 6-7 anni è diventato incredibile. Non è uno che fa lo show, ma gioca ed attacca con veemenza e con il fine di farti male. Più invecchia e più sprinta forte".

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