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Gabbiadini, Lavezzi, Lamela: 3 nomi per il calciomercato del Napoli

Il diesse Bigon sulle ultime notizie di calciomercato: “Lavoriamo per costruire una squadra sempre più competitiva”. Quasi fatta per Gabbiadini della Samp. Il Pocho? “Ha Napoli nel cuore, dipende dal Psg”. E poi c’è Lamela: “Ho seguito il Tottenham ma non solo per vedere l’argentino”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Lavoriamo per costruire una squadra sempre più competitiva". Le parole a Radio Kiss Kiss del direttore sportivo, Riccardo Bigon, tracciano la strada del Napoli, deciso a rilanciare sul tavolo del mercato per irrobustire la rosa: questione di necessità (considerato l'infortunio di Insigne) e di competitività (puntare al terzo posto e colmare il gap da Juventus e Roma). Per Gabbiadini sembra cosa (quasi) fatta, all'ottimismo delle indiscrezioni s'attende che s'aggiunga anche quello dell'ufficialità: 23 anni, può giocare esterno d'attacco (sia a destra sia a sinistra) oppure punta centrale, anche nelle vesti del trequartista sa essere letale (con Mihajlovic che gli ha fatto ripetizioni su come si calciano le punizioni dalla distanza). Tredici milioni di euro il costo dell'operazione da chiudere a gennaio, Samp e Juve (comproprietarie del cartellino) divideranno i proventi della transazione. "L'infortunio di Insigne ci ha obbligato a intervenire in attacco – ha ammesso il diesse azzurro -. Gabbiadini? E' giovane e italiano e sta facendo bene già da qualche anno. Non so dire chi arriverà oggi a Napoli, ma abbiamo una serie di situazioni interessanti per le mani e vedremo quale concretizzare".

E tra queste situazioni interessanti ci sono anche due ‘vecchie conoscenze' del calcio partenopeo. Il primo è Lavezzi, nome che scalda il popolo dei tifosi per il rapporto viscerale tra il Pocho e la città che lo ha accolto e osannato. Per l'argentino sarebbe un ritorno gradito, nei giorni scorsi – attraverso il suo procuratore – ha ribadito che Napoli resta la prima scelta nel caso in cui dovesse rientrare in Italia, in Serie A. Amarcord, affare di cuore e garanzia tecnica offerte da un calciatore ‘pronto subito', esperto. "Fossi un dirigente del Psg non mi priverei mai di lui, però non si sa mai…". L'altro nome è un pallino di De Laurentiis che lo avrebbe portato sotto il Vesuvio qualche anno fa ma non gli riuscì di strapparlo alla Roma che lo girò al Tottenham. Il viaggio in Inghilterra e la presenta a White Hart Lane di Bigon hanno alimentato ancora una volta le voci intorno al ‘coco' svezzato da Zeman in giallorosso. "Ho seguito il Tottenham ma non solo per vedere l'argentino". Aspettando gennaio, serve tenere botta in campionato e non perdere terreno.

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