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Fratelli al comando: Simone e Filippo Inzaghi primi in Serie A e in B

Non era mai capitato che due allenatori fratelli riuscissero contemporaneamente a occupare il primo posto nei due campionati italiani principali (serie A e B). E’ accaduto sabato 29 febbraio, grazie al successo della Lazio di Simone Inzaghi sul Bologna e del Benevento di Filippo Inzaghi sul La Spezia.
A cura di Alessio Pediglieri
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I fratelli Inzaghi si sono presi il calcio italiano: Filippo, il maggiore, in Serie B sulla panchina del Benevento ha messo tutti in fila, Simone, il secondogenito, ha impartito l'ennesima lezione di calcio e gol al Bologna guadagnandosi la vetta della Serie A. Una ‘combo' che è arrivata nel giorno bisestile dell'anno, il 29 febbraio, una data di per sè già speciale ma che si è trasformata in storica.

Contemporaneamente, andando in campo alle 15, il Benevento ha battuto 3-1 lo Spezia, mentre la Lazio impartiva il 2-0 ai felsinei di Mihajlovic. Per questi risultati, la Lazio saltava davanti alla Juventus, stoppata dal Coronavirus che ha impedito il derby d'Italia con l'Inter, e il Benevento ha rafforzato il suo incredibile vantaggio in classifica.

Filippo Inzaghi, dalla caduta rossonera alla gavetta da vincente

Felicità e festa in casa Inzaghi per due grandi ex calciatori che finalmente si stanno confermando importanti allenatori in panchina. Con due storie differenti ma legate alla classica ‘gavetta', compiuta al di là dei meriti guadagnati in campo. Filippo era partito dall'alto, prendendosi la panchina del Milan ma fallendo in modo importante, tanto da rischiare di bruciarsi ancor prima di poter dimostrare eventuali doti anche d manager. Poi, la ripartenza dal Venezia, quindi al Bologna e infine al Benevento. In 4 anni, Pippo sta tornando Super, con un campionato di Serie B, dominato in lungo e in largo, a dimostrazione di aver imparato in fretta dai propri errori e dalla propria esperienza.

Simone Inzaghi, il traghettatore da scudetto

Simone ha invece unito la propria avventura da allenatore con la Lazio. Nessun cambio di club, nessuna avventura altrove. Anche la gavetta l'ha fatta in Capitale, passando da tutte le giovanili bianconcelesti fino alla prima squadra dove il praticantato non è finito subito. Perché è doveroso ricordare che nel 2016, quando subentrò a Stefano Pioli lo fece da traghettatore. Fu una scelta interna, passando dalla Primavera alla prima squadra. Per non lasciarla più: oggi, 2019, Simone Inzaghi è assolutamente padrone del proprio ruolo, al comando di un gruppo che ha saputo formare e costruire con serietà e perizia. Trovandosi in vetta al calcio italiano, a braccetto con Superpippo.

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