France Football mette Balotelli nella Top 10 dei ‘cattivi’
Mario Balotelli più folle di Andoni Goikoetxea, il ‘macellaio' che quasi spezzò in due la caviglia di Maradona. Più scavezzacollo di Asprilla – l'angelo con le pistole – e Gascoigne – l'angelo attaccato alla bottiglia. A confronto con Super Mario pure Cantona e il suo ‘kung fu' (ricordate quel calcione rifilato in petto a un tifoso che lo pungolava?) fa la figura del ragazzaccio, quelle di Maradona sono marachelle da monello e Suarez che azzanna Ivanovic è quasi un istrione. Nella speciale classifica ricostruita da France Football l'attaccante del Milan e della Nazionale figura al decimo posto nella Top 50 ribattezzata ‘les cinglés': ovvero sopra le righe, matti da legare, fuori controllo, imprevedibili, alcolizzati, violenti e anche malati di sesso. Parafrasando, la compagnia del bordello ma senza elfi, con più nani e ballerine, nella quale il ‘bad boy' ai tempi del Manchester City non è poi tra i peggiori: qualche petardo, un paio di razzi sparati in casa fino a incendiare l'appartamento, macchina dalla livrea mimetica, faccia a faccia in allenamento… più bulletto che cattivo. Eppure a FourFourTwo (magazine sportivo inglese) ha confessato che vorrebbe esserlo di più. Sì, più cattivo. E poi lo vedi piangere per una partita andata male, come successo a Napoli. Non sarà mai un uomo normale, però è in buona compagnia.
Robin Friday. E' lui il capo della combriccola di filibustieri della pedata. Li batte tutti, anche Best. Il ‘quinto Beatle' era un'educanda se paragonato alla vita sregolata del giocatore inglese che aveva un talento innato per il calcio e un altro per cacciarsi nei guai tanto che, poco più che adolescente, era già finito in riformatorio. Una testa calda finita al fresco. "Alzava troppo il gomito, si drogava, baciava in bocca i poliziotti, calava i calzoncini e mostrava le parti intime agli avversari oppure scalciava come un somaro", scrive France Football che lo mette in cima alla lista. Prese a calci ogni cosa: la sua vita come i testicoli di Bobby Moore.
