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Football Leaks: Mendes paga investigatori per dar fine alle pubblicazioni

Il potente procuratore avrebbe proposto fino a 650 mila euro agli anonimi internauti del sito che sta rivelando i documenti dei calciatori. Molti dei quali sono assistiti proprio dal portoghese. Ma da Football Leaks fanno sapere: “Se vendessimo le carte non saremmo meglio di chi denunciamo” e preparano un dossier sulle presunte evasioni fiscali nel mondo del calcio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Chi ha incastrato il calcio mondiale? Facile, Football Leaks, la piattaforma creata da programmatori e internauti anonimi che in pochi mesi hanno rivelato documenti, contratti, carte ufficiali relative al mondo del pallone che si è ritrovato sulle prime pagine dei giornali suo malgrado, e alla berlina dell'opinione pubblica. Al momento gli obiettivi sono stati quasi ben delineati: giocatori che hanno vissuto in orbita Real Madrid e che preferibilmente hanno come procuratore Jorge Mendes, uno degli agenti internazionali più ricchi e potenti. Proprio quest'ultimo avrebbe assoldato degli investigatori per capire chi si celi dietro alla piattaforma anonima per dar fine alla fuga di notizie e avrebbe offerto circa 650 mila euro per evitare che venissero pubblicati documenti riservati. Risultato? Gli anonimi di Football Leaks hanno dichiarato di voler continuare e di essere pronti a dare in pasto alla stampa carte su presunte evasioni fiscali per svariati milioni di euro da parte del calcio in tutto il mondo.

Nessuna frenata, anzi un'accelerazione. Football Leaks vuole sueprare le Colonne d'Ercole e mostrare al mondo di che cosa sia capace la macchina calcio. Dopo i documenti relativi ai contratti plurimilionari dei giocatori messi in piazza con cifre, clausole, nomi e cognomi, adesso il tiro potrebbe alzarsi. In una esclusiva intervista a "Spiegel" uno degli artefici del sito di rivelazioni racconta: "Abbiamo documenti che potrebbero dimostrare una frode fiscale nel mondo del calcio di milioni a tre cifre. Spero che non ci arrestino o ci individuino. Più che la polizia mi preoccupano  gli scagnozzi mandati a cercarci dagli agenti sportivi e dalle agenzie di marketing"

Un lavoro sporco, ma che qualcuno deve pur fare. Così come rifiutare soldi per evitare le pubblicazioni come sembra abbia provato Jorge Mendes, il procuratore anche di Cr7: "Se vendessi i documenti in mio possesso, non sarei meglio di coloro che denuncio. Le nostre fonti sono sicure e i documenti che pubblichiamo autentici: vogliamo svelare così al mondo come l'azienda calcio sia diventata una gigantesca organizzazione criminale, dove nessun trasferimento avviene senza cadere nell'illegalità o quantomeno siamo al confine".

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