Florenzi ci mette cuore. Al top Cragno, Barella gioia e dolore. Che delusione Dzeko
Rispondere alla sconfitta dell’Inter e alla vittoria del Napoli, per cercare di rimanere aggrappata sempre al gruppone di testa. Era questo l’obiettivo della Roma che nella sfida dell’Olimpico contro il Cagliari, terminata con il punteggio di 1-0 in favore dei giallorossi, solo nel finale è riuscita ad abbattere il muro difensivo del Cagliari dopo il pareggio contro il Chievo di una settimana fa. Come da previsioni della vigilia, la partita è stata giocata fin da subito in una sola metà campo, ovvero quella dei ragazzi di Lopez, bravi comunque a tenere a bada le incursioni di Perotti, le sovrapposizioni di Kolarov e gli inserimenti di Nainggolan. Fino al minuto 53 quando Perotti si è fatto parare un rigore da Cragno.
Episodio che ha praticamente innervosito gli uomini di Di Francesco che non sono più riusciti a trovare la via del gol. Ma è nel recupero che arriva la svolta con Fazio, in mischia, bravo a trovare il guizzo vincente per il gol del definitivo e decisivo 1-0 finale (dopo revisione del Var) per la squadra di Di Francesco. Fra i giallorossi dunque, oltre alla prestazione buona di Florenzi, da sottolineare anche l’ottima prova di Pellegrini, ma anche quella di Barella per il Cagliari. Fra le note negative della serata sicuramente Edin Dzeko praticamente mai entrato in partita. Ma andiamo a vedere allora, con ordine, i top e i flop di questo Roma-Cagliari.
I migliori in campo fra Roma e Cagliari
‘L’uomo Cragno’ fa il fenomeno su Perotti
Avremmo potuto sicuramente premiare Perotti per la buona gara giocata soprattutto nel primo tempo, ma dopo l’errore dal dischetto dell’argentino qualcosa è cambiato e non si è mai fatto capace di quello sbaglio. Chi si è opposto a lui? Semplice, il portiere sardo Cragno. L’ex estremo difensore del Benevento è rimasto in piedi sempre, non si è buttato prima che il pallone venisse calciato dal dischetto da parte dell’ex Genoa.
E così, dopo averlo studiato al meglio evidentemente, si è preso il merito di aver parato un rigore ad uno dei calciatori che difficilmente sbaglia un calcio penalty. I meriti di Cragno però vanno ricercati anche nell’arco di tutto il match giocato dai sardi all’Olimpico con l’estremo difensore sempre pronto a guidare la sua difesa e a dare sicurezza al reparto. Sarà sicuramente una serata da ricordare per questo promettente portiere.
In ogni zona del campo c’erano Pellegrini e Florenzi
In tanti lo hanno sottolineato spesso: il futuro della Nazionale italiana di calcio parla da lui. Già, perchè Lorenzo Pellegrini ha confermato ancora una volta di essere un calciatore prontissimo per i grandi palcoscenici del calcio. Davvero impressionante il suo lavoro in fase di copertura questa sera. Tanta fatica che ha portato inevitabilmente Di Francesco poi a sostituirlo anche per esigenze tattiche.
‘Lorenzino’ era praticamente ovunque, in fase di impostazione al fianco di De Rossi, a dare una mano a Florenzi in difesa quando quest’ultimo si spingeva in avanti per provare a servire cross interessanti da destra, ma prezioso anche in fase di interdizione.
L’ex Sassuolo e lo stesso Florenzi, sono stati protagonisti di una partita a dir poco generosa. Il terzino destro giallorosso è stato davvero bravo a tenere sempre a bada le ripartenze dei sardi spesso pericolosi, ma tenuti a bada intelligentemente dalla solita generosità di Ale ma anche di Fazio che poi nel finale è stato il vero eroe della serata con il gol decisivo che ha regalato 3 punti pesantissimi ai giallorossi.,
Barella: che carattere!
E a proposito di giovani da tenere sott’occhio, ma che ormai sono diventati delle vere e proprie certezze, ecco che anche questa sera Nicolò Barella ha dimostrato di non essere solo uno dei calciatori più ammoniti della Serie A e con il più alto numero di contrasti, ma anche un vero e proprio piccolo genio del centrocampo. Sempre cattivo su ogni intervento, deciso su tutte le giocate e mai timoroso nei contrasti con gli avversari, Barella si è rivelato fondamentale andando a chiudere sul nascere quasi tutte le azioni d’attacco della Roma con una lettura di gioco a dir poco stupefacente.
La sua partita è finita soltanto a causa di un infortunio al dito della mano destra, probabilmente rotto, che ha costretto Lopez a sostituirlo con Deiola. Merito a questo calciatore che ha davvero tanto coraggio e il cui nome è ormai sul taccuino di tutti i top club italiani.
Flop della serata all’Olimpico
Dzeko opaco e mai pericoloso
Mai visto, praticamente inesistente in certi frangenti della gara, impalpabile e forse anche nervoso. Edin Dzeko continua il suo momento negativo con l’ennesima partita giocata male dall’attaccante bosniaco, praticamente mai visto per tutti i 90’. Unico merito? Quello di essersi guadagnato il fallo che ha portato la Roma a calciare un rigore con Perotti, poi fallito dall’argentino.
Per il resto, spesso, sembrava anche a disagio con i movimenti dei compagni, come Schick, che è praticamente un suo doppione e si pestava i piedi con l’ex attaccante del Worsburg. Di Francesco deve scegliere: o l’uno o l’altro. La partita di questa sera ha dimostrato che i due non possono ancora giocare insieme. Di Francesco su Dzeko però dovrà lavorare soprattutto sulla questione mentale. Ad oggi, la mancanza di gol, sembra aver colpito duramente il calciatore.
Da rivedere Schick
Non ci va di bocciarlo del tutto, ma ci saremmo aspettati di certo molto di più da Patrick Schick. Diciamocela tutta, non ha giocato una buona partita. Rientra da un infortunio, è stato fermo per diverso tempo, certo, ma qualche guizzo in più da lui ce lo aspettavamo. A tratti si è fatto chiudere, senza reagire, nella morsa della difesa del Cagliari, posizionata al meglio con Romagna, Andreolli e Pisacane a dir poco perfetti.
Certo, l’attaccante ex Samp, sulla fascia sinistra del terzetto d’attacco, è sicuramente da rivedere. Di Francesco magari, vedendo un Edin Dzeko così spento, potrebbe anche pensare di schierarlo al posto del bosniaco. C’è tanto da lavorare sul ceco, calciatore di enorme talento ma ancora non entrato al meglio nelle idee tattiche dell’allenatore giallorosso.
Joao Pedro mai entrato in partita
Nelle ultime giornate è stato il vero e proprio trascinatore di questa squadra. Bravo, imprevedibile dietro la punta, ma anche abile come spalla di Pavoletti in attacco, Joao Pedro è l’arma in più di questo nuovo Cagliari di Lopez che però stasera ha visto proprio nel brasiliano uno dei più impalpabili della sua squadra. Aggressivo e spesso in profondità nel primo tempo, nei secondi 45’ è uscito letteralmente fuori dalla partita.
Praticamente mai visto e subito sostituito da Lopez dopo soli 15’ dall’inizio del secondo tempo che ha preferito inserire un calciatore brevilineo e bravo negli inserimenti in velocità come Farias con la speranza di poter mettere in difficoltà la difesa della Roma guidata dai due giganti Fazio e Manolas.