Flamengo, Paolo Guerrero senza stipendio per la ‘Legge Pelè’
Il Flamengo ha sospeso il contratto dell'attaccante peruviano Paolo Guerrero, sanzionato dalla FIFA dopo essere stato trovato positivo dopo un controllo antidoping, durante il periodo in cui lavorerà per recuperare la condizione fisica per tornare in campo. A riportare la notizia è stata riportata dal vice presidente del club carioca, Flávio Willeman.
"Il Flamengo non fa nient'altro che rispettare il contratto. Per ora è sospeso, come previsto nella legislazione e nel contratto". Sono queste le parole di Willeman in un'intervista al blog Ser Flamengo, rilanciato da tutti i media brasiliani.

Guerrero accoglie bene la decisione del club
L'esecutivo ha detto che la decisione è stata "ben accolta" dal capitano della squadra peruviana perché "è giusto, fa parte del contratto ed è previsto dalla legislazione". Paolo Guerrero è stato sospeso dalla Commissione Disciplinare della FIFA lo scorso 3 novembre dopo essere risultato positivo per benzoilecgonina, il metabolita della cocaina, che è inclusa tra le stimolanti vietati dall'Agenzia mondiale antidoping (WADA). La sostanza è stata rilevata in seguito al test anti-doping dello scorso 5 ottobre a Buenos Aires, dove aveva giocato con il Perù la partita di qualificazione per la Coppa del Mondo 2018 contro l'Argentina.
Il protocollo
La decisione del Flamengo si basa sulla cosiddetta ‘Legge Pelé', che permette alle società di sospendere il contratto di un professionista e di esentarle dal pagamento delle retribuzioni in un determinato periodo, ovvero "quando il giocatore non può essere a disposizione per un periodo superiore a 90 giorni come conseguenza di un atto di sua responsabilità". Inoltre, secondo GloboEsporte, nel contratto di Guerrero con Flamengo c'era anche una clausola che prevedeva la sospensione della stessa nei casi "estranei alle attività professionali". La sospensione per la punta peruviana era inizialmente di un anno ma la Commissione FIFA l'ha ridotta lo scorso 20 dicembre a sei mesi e questo sconto gli consentirà di partecipare alla Coppa del Mondo in Russia con la sua nazionale.