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Fiorentina, la notte indimenticabile del debutto di Federico Chiesa

La serata di Torino segna l’esordio in Serie A di un altro baby prodigio. Il figlio dell’indimenticato Enrico Chiesa ha infatti giocato 45 minuti contro i campioni d’Italia. Una boccata d’ossigeno per un calcio sempre più esterofilo.
A cura di Alberto Pucci
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Nella notte del Pipita, c'è comunque una faccia felice nello spogliatoio viola. E' quella di Federico Chiesa, diciottenne attaccante figlio di Enrico: grande ex bomber di Sampdoria, Parma, Fiorentina e Lazio. Già protagonista con la Primavera viola, Chiesa Jr. ha infatti potuto fare il suo esordio in Serie A proprio in occasione della partita dello "Stadium". Quarantacinque minuti che Federico ha giocato con coraggio e personalità, di fronte alla squadra più forte d'Italia e davanti a mostri sacri come Dani Alves e Barzagli. Attaccante esterno, in grado di far male con il piede destro partendo da sinistra, il baby della Primavera ha caratteristiche leggermente diverse dal papà: vede meno la porta, ma ha attitudini di copertura difensiva che Enrico non aveva. Il ritiro estivo di Moena, dunque, ha dato i suoi frutti: Paulo Sousa non solo lo ha confermato con la prima squadra, ma lo ha anche fatto debuttare contro la Juventus.

In squadra con Hagi Jr.

"Sta lavorando e si è integrato bene con il gruppo – ha dichiarato Paulo Sousa a Premium – Credo che possa far bene perché ha qualità. Per lui e per la squadra, il suo debutto è un passo in avanti". Un bel regalo per il ragazzo, che condivide le stesse ambizioni anche con un altro giovane figlio d'arte, arrivato alla Fiorentina nel corso di questo mercato estivo: Ianis Hagi, figlio dell'indimenticato Gheorghe. Costato 800.000 euro, Hagi Jr. è rimasto nel mirino del Barcellona per diverse settimane, prima dell'arrivo di Pantaleo Corvino che è riuscito a prenderlo prima dei blaugrana. Anche lui in ritiro per strappare un consenso all'allenatore viola, il diciassettenne nato a Istanbul (quando il padre Hagi militava nel Galatasaray) è un trequartista dai piedi raffinati. "Diventerà più forte di me – ha dichiarato l'indimenticato Maradona dei Carpazi – Alla sua età io non ero così bravo".

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