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Financial Fair Play, Platini ridimensiona le sanzioni al Psg e Manchester City

il presidente Uefa ritorna sulle prime posizioni di intransigenza: resta la mega multa da 60 milioni a club ma il numero di giocatori del settore giovanile da inserire obbligatoriamente nella rosa Champions cala: da 8 a 5.
A cura di Alessio Pediglieri
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Aveva fatto scalpore la decisione dell'UEFA di multare due superpotenze europee come il Paris Saint Germain e il Manchester City, rispettivamente campione di Francia e di Inghilterra, per non avere rispettato le regole del Fair Play Finanziario varato dall'organo di controllo del calcio europeo entrate in vigore da alcuni mesi e che stanno mietendo vittime un po' in ogni dove. Oltre agli inglesi e ai francesi, inizialmente multati con 60 milioni di euro a testa, altri club hanno assaporato il pugno di ferro di Michael Platini. Tra questi, la Stella Rossa che è stata esclusa dalle Coppe della prossima stagione. Ma adesso, la notizia è che le sanzioni a City e Psg sono state in parte ridimensionate.

La multa ai due colossi del palone – La Uefa ha deciso di ridimensionare le decisioni punitive attorno al Manchester City e al Paris Saint Germain per la prossima Champions League. I due club, erano stati multati per avere violato le regole di Fair Play Finanziario, e dovranno adesso obbligatoriamente schierare nella rosa cinque, e non piu' otto, giocatori provenienti dal settore giovanile. Rimane la multa di 60 milioni di euro per entrambi i club, che avevano superato nelle ultime due stagioni il tetto di spesa di 45 milioni di euro imposto dalla Uefa.

Le parole del presidente dell'UEFA – Negli scorsi giorni del FPF aveva parlato in modo entusiasta proprio Michael Platini: "Complessivamente, su 237 club esaminati, soltanto nove non hanno rispettato le regole del Fair Play Finanziario. I suddetti club hanno accettato le misure applicate e sottoscritto accordi di conciliazione. Il fatto che nessun club abbia fatto appello contro tali decisioni testimonia chiaramente come fossero eque. Il nostro obiettivo non è mai stato quello di espellere dei club dalle nostre competizioni, ma di aiutarli a migliorare la loro capacità di competere ai massimi livelli in un modo finanziariamente sostenibile. Si è registrato un’enorme diminuzione dei pagamenti insoluti da parte dei club europei, da 57 milioni di euro a giugno 2011 a 1,8 milioni di euro a settembre 2013. Per quanto riguarda le perdite complessive registrate dai club della massima serie, sono calate da 1,7 miliardi di euro a 1,1 miliardi nel 2012. Siamo sulla strada giusta".

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