Fifa, nuove accuse per Blatter e soci: avrebbero intascato 80 milioni di dollari

Nonostante le parole di Gianni Infantino, lo scandalo che ha colpito i vertici del calcio mondiale pare non aver ancora scritto la parola fine. Dopo le pesanti sanzioni per Blatter e Platini, nuove indagini stanno coinvolgendo i piani alti del quartier generale della Fifa. Nelle scorse ore, infatti, gli investigatori hanno fatto irruzione negli uffici di Zurigo sequestrando documenti e dati elettronici definiti potenzialmente importanti per l'indagine ancora in corso, relativa allo scandalo corruzione che ha coinvolto Blatter e i suoi collaboratori più stretti. Il nuovo filone di indagine, come confermato dal Ministero pubblico della Confederazione, riguarda ancora l'ex presidente e i suoi segretari Valcke e Kuttner: colpevoli, secondo le nuove accuse dei legali della Fifa, di aver intascato insieme a Blatter l'astronomica cifra di 80 milioni di dollari in cinque anni grazie ad aumenti di stipendio e bonus assegnati a se stessi.

Infantino non è sotto accusa

"Le prove in nostro possesso sembrano confermare lo sforzo dei tre funzionari di arricchirsi attraverso aumenti di stipendio e altri incentivi", ha dichiarato alla stampa Bill Burck dello studio legale californiano "Quinn Emanuel", incaricato dalla FIFA per lavorare a questo scandalo. Come confermato inoltre da alcune agenzie di stampa, al momento non risulta sotto accusa il neo presidente Gianni Infantino: tirato in ballo negli scorsi giorni, da alcuni giornali tedeschi, come nuovo indagato nell'indagine di corruzione. E' stata la stessa "Commissione Etica" della Fifa a smentire le indiscrezioni del "Die Welt" che, nel suo articolo, aveva parlato di una possibile sospensione di 90 giorni per Infantino e di una presunta distruzione, da parte dello stesso presidente, di una copia della registrazione del verbale di una riunione del comitato esecutivo della Fifa.