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Ferdinand: “CR7? Gli dissi che aveva la gobba e lo picchiammo coi pantaloni”

CR7 replica così a un giornalista che gli chiedeva del rapporto con i compagni di squadra: “Rispetto i miei colleghi ma non bisogna essere amici del cuore per vincere grandi trofei”. Ferdinand, ex United, si prende gioco di lui in un’intervista svelando particolari della sua permanenza a Old Trafford.
A cura di Maurizio De Santis
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Palleggio al volo con Marcelo. Finta su Florenzi, cambio di passo e poi il gol – complice una deviazione – che porta in vantaggio il Real Madrid. La serata di Champions dell'Olimpico ha riservato ancora soddisfazioni per Cristiano Ronaldo, protagonista indiscusso del match contro la Roma. Azioni di pregevole fattura che hanno confermato – semmai ce ne fosse bisogno – come potenza e tecnica siano nel Dna del campione portoghese, l'altra metà del cielo rispetto a Lionel Messi. La perfezione bionica della stella dei blancos contro la fantasia e la classe del rivale sudamericano, un duello che prosegue a distanza dentro e fuori dal campo.

Ai giornalisti che gli chiedevano quale fosse il suo rapporto con i compagni di squadra, CR7 ha replicato in maniera secca, quasi infastidito rispetto al paragone della presunta amicizia che lega il ‘tridentazo' composto dalla Pulce, Suarez e Neymar. Una miscela esplosiva. "Rispetto i miei colleghi ma non bisogna essere amici del cuore per vincere grandi trofei – ha ammesso il Pallone d'Oro lusitano -. Quando giocavo al Manchester United parlavo raramente con giocatori del calibro di Ryan Giggs, Paul Scholes e Rio Ferdinand".

A proposito dell'esperienza di Cristiano Ronaldo in Inghilterra, Rio Ferdinand a fornito alcuni dettagli del passato di CR7 nell'intervista a BT Sport: "Cristiano viveva praticamente accanto a me e la cosa non mi andava a genio era che non amasse la mia cucina… – ha ammesso scherzando, l'ex colonna dello United -. In realtà credo che a lui in questo momento non piacciano tutte queste attenzioni concentrate sul Barcellona. E' una persona molto competitiva, in questi momento lo è di più ancora". Poca confidenza coi compagni di squadra, anche quelli più importanti. Quando a Ferdinand raccontano delle parole dell'ex compagno lui non si scompone e offre una spiegazione a tanta freddezza. "Secondo me è perché una volta gli dissi che aveva un accenno di gobba – ha concluso Ferdinand -. Oppure perché non ha ancora dimenticato di quando usammo i suoi pantaloni molto attillati per picchiarlo".

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