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Farinos dà l’addio al calcio, nell’Inter giocò anche da portiere

Pagato nel 2000 36 miliardi di lire, vestì i panni di portiere in Coppa Uefa, nei minuti finali di Valencia-Inter che valsero l’accesso in semifinale dei nerazzurri. A fine stagione dirà addio al Villarreal.
A cura di Alessio Pediglieri
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farinos portiere

35 anni, una carriera vissuta tra Spagna e Italia, vestendo le maglie di Valencia, Inter, Maiorca, Levante, Hercules e Villarreal vantando oltre 370 presenze e 40 gol riuscendo  a raggiungere anche la Nazionale maggiore dopo aver fatto la classica trafila dall'Under18 all'Under21. E' Francisco Farinos, classe '78, spagnolo di Valencia, di professione mediano che ha deciso di salutare il mondo del calcio giocato a fine stagione, l'ultima prima di intraprendere una nuova avventura forse dietro una scrivania o su una panchina, da allenatore. Centrocampista vecchio stampo, nel 2000 arrivò in Serie A notato dagli osservatori dell'Inter capitanati da Luis Suarez che consigliò a Massimo Moratti di acquistare quel mediano di quantità che garantiva solidità nella linea mediana. In Italia, Farinos resterà tre stagioni per poi far ritorno in patria.

L'ultimo addio – La decisione di appendere le classiche scarpette al chiodo è arrivata dopo una doverosa riflessione: a 35 ani e con quasi più nulla da chiedere al mondo del pallone, l'attuale sfida – quella di provare a riportare il Villarreal in Primera Division – sarà anche l'ultima: "E ‘una decisione molto difficile per me, ma credo che sia il passo giusto da fare, voglio ringraziare il Villarreal per il sostegno che ho ricevuto quest'anno dal consiglio, dallo staff tecnico e medico, il personale ed i tifosi che mi hanno dato il loro amore dal primo giorno. Grazie a tutti".

Colpo milionario – Ovunque abbia giocato, Farinos ha lasciato un ottimo ricordo di sè, professionista e gran lavoratore che ha ovviato a mancanze tecniche con grinta e personalità. In nerazzurro non ha lasciato segni indelebili, ricoprendo spesso il compito cui era stato chiamato, di arginare la linea mediana senza mai riuscire però ad esprimere tutte le sue potenzialità. Nel'estate del 2000 l'Inter lo pagò ben 36 miliardi di lire a titolo definitivo, ennesima spesa ‘pazza' del Moratti dei tempi d'oro quando pensava ancora che per vincere bisognava spendere sempre e tanto.

Quarti di finale di Coppa Uefa –  Ma  il 21 marzo 2002 Farinos ha scolpito il suo nome nella storia nerazzurra. Nel ritorno dei quarti di finale di Coppa Uefa nella stagione 2001-2002, si trasformò in eroe per caso, vestendo i panni di estemporaneo portiere. La sorte gli affidò un compito ingrato proprio contro la sua ex squadra, nonchè società della città natale in cui aveva mosso i primi passi da professionista, il Valencia. Era la sera in cui si doveva difendere l'1-1 conquistato con fatica nella sfida di San Siro. L’Inter si presentava a Valencia, al ritorno, con una squadra con poca qualità, tutta muscoli e quantità e che poteva contare tra gli altri su Farinos, Dalmat, Conceiçao, Guly e il ‘mitico' Gresko.

L'Inter di Ventola – Una gara che sicuramente anche il presidente Thohir si ricorderà benissimo. Non c'erano Ronaldo e Vieri in attacco bensì Nicola Ventola, il giocatore che l'attuale presidente nerazzurro ricorda benissimo. Proprio in quella partita Ventola sbloccò il risultato che resse fino alla fine: 1-0 per i nerazzurri. Ma nei minuti finali, sotto l'estenuante forcing dei padroni di casa, accadde l'imprevedibile. A pochi minuti dal termine dell’incontro Francesco Toldo venne espulso per doppia ammonizione, per una banale perdita di tempo.

Eroe nella sua Valencia – L’Inter aveva esaurito le sostituzioni e il panico si impossessò di chiunque, ma non di un giocatore: Javier Francisco Farinos. Nella sua Valencia decise di diventare un eroe, indossando la maglia ed i guantoni di Toldo troppo grandi per lui ma che il centrocampista spagnolo trasformò in una barriera insuperabile. In quell'arto finale, il Valencia attaccò, tirò in porta, cercò il gol del pareggio e dei supplementari. Ma Farinos riuscì a parare il parabile salvando i nerazzurri e trascinandoli in semifinale, dove si concluderà la cavalcata sbattendo contro il Feyenord.

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